I 4 colori di Hogwarts

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    CITAZIONE (•.solardream.• @ 18/1/2015, 13:06) 
    Bello Bello *^*
    Io per le foto io uso la Smooth Camera Mod, te la consiglio :)

    Va bene, per i prossimi capitoli che farò lo terrò in considerazione. (Visto che però i capitoli sono quasi tutti pronti ci vorrà un po')
    Comunque, mentre ci sono posto un altro capitolo. Buona lettura!

    Capitolo 6.1:
    Lezioni di volo


    Durante il secondo giorno a Hogwarts furono programmate le lezioni di volo per tutti gli studenti del primo anno. Venne chiesto loro di trovarsi sulle sponde del lago la mattina presto e di aspettare lì che arrivasse il professore con le scope volanti.

    MaONxBp

    Scarlett: che bello, finalmente ci fanno fare qualcosa di interessante!
    Randall: sinceramente io non mai volato prima su una scopa.
    Scarlett: ma dai! È la cosa più divertente che si possa fare!
    Randall: uhm, sarà.
    Isabelle: scusate, ma quindi dobbiamo volare su delle scope?

    1FBuO2u

    In quella scuola niente era quello che sembrava: i quadri e i cappelli parlavano, le armature camminavano da sole, e adesso le scope volavano. Isabelle non sapeva più cosa aspettarsi, ed erano passati soltanto due giorni.

    Randall: sì, a quanto pare sono un mezzo di trasporto molto diffuso tra i maghi.
    Scarlett: e soprattutto con i manici di scopa puoi giocare a quidditch! Non dirmi che non conosci il quidditch!
    Isabelle: (confusa) no, mai sentito.

    UtPHCXE

    Scarlett: non sai cosa ti sei persa! Allora, ci sono due squadre di 7 giocatori, tutti volano su un manico di scopa. Tre giocano da cacciatori, e devono far passare la palla più grande, la pluffa, dentro uno degli anelli a fondo campo. Il portiere dell’altra squadra tenta di parare la pluffa e evitare il goal. Per ostacolare i cacciatori ci sono anche i due battitori, che tirano con una mazza i bolidi contro gli avversari. I bolidi possono fare molto male, conviene evitarli! Poi c’è ancora il cercatore, che deve acchiappare il boccino d’oro. Prendere il boccino fa finire la partita, e soprattutto assicura alla tua squadra un sacco di punti. Però è molto difficile da acchiappare, quindi…

    Isabelle aveva cercato di seguirla, ma si era persa più o meno dopo la parola Pluffa.

    L'interminabile spiegazione fu interrotta dall’arrivo il signor Brennan, l’insegnante di volo. Assieme a lui c’era uno studente più grande, evidentemente lì per dargli una mano.

    rHCpRXq

    Scarlett: Lucas? Tu che ci fai qui?
    Lucas: sorpresa! Mi sono offerto volontario per dare una mano al signor Brennan.
    Scarlett: cosa?

    Scarlett era parecchio scocciata, così suo fratello le avrebbe anche rovinato la lezione di volo che aveva tanto aspettato. Ma non aveva anche lui delle lezioni da seguire?

    ZM4rYR7

    Sig. Brennan: state attenti, oggi imparerete tutti a volare su un manico di scopa! Visto che probabilmente molti di voi non hanno mai volato, inizieremo dai fondamentali. Non vorremo mica che qualcuno di faccia male, no? Lucas, visto che ti sei offerto di aiutarmi, inizia a fargli vedere com'è fatta una scopa volante!

    vPhEV4b

    Lucas: va bene. (prende in mano una scopa). Questo è un manico di scopa volante. È uno di quelli in dotazione della scuola, quindi non è dei migliori, ma per oggi andrà benissimo. In realtà contiene un sacco di incantesimi complicati, ma in pratica è molto facile da utilizzare: basta che vi sedete qua sopra a cavalcioni e date lo slancio con le gambe. Una volta in aria basta inclinarsi nella direzione in cui vuoi girare.
    Sig. Brennan: molto bene, Davies. Adesso potresti fare loro una dimostrazione? La farei di persona, ma oggi la mia schiena è troppo dolorante…
    Lucas: sarà un piacere.

    Luacs saltò agilmente sulla scopa, prese velocemente lo slancio, e un secondo dopo volteggiava nel cielo. Non c’era niente da dire, era proprio bravo.

    7kKdBge

    Sig. Brennan: va piano, o quaggiù non ci capiranno niente!
    Lucas: Ricevuto!
    Sig. Brennan: come potete vedere, non è così difficile. Adesso, appena Davies ci restituirà la scopa, potrete provare anche voi. Non abbiate paura, ci sono qui io quindi non può succedervi nulla di male.

    Lucas atterrò e restituì il manico al signor Brennan. Sembrava quasi dispiaciuto.

    Sig. Brennan: perfetto. Il primo è… Collins Randall.

    Randall si diresse verso il professore e prese la scopa con aria diffidente. Non era mai stato bravo in questo genere di cose.

    Lucas: adesso siediti sopra e dai una bella spinta!
    Randall: (diffidente) va bene, proviamo…

    4h56PwJ

    Randall si alzò in volo. La scopa però non era particolarmente stabile, continuava a cambiare direzione da sola.

    Lucas: mettici un po’ di forza, su! Sei tu a decidere dove andare, non la scopa!
    Randall: va bene!

    Dopo qualche giro del prato, il signor Brennan sembrò soddisfatto e disse:

    Sig. Brennan: basta così, adesso prova ad atterrare! Mi raccomando, fa' piano!
    Randall: ci provo!

    Inizia a spostarsi verso terra. Evidentemente andava troppo veloce, perché non appena toccò il suolo inciampò e finì steso a terra.

    cNJL53h

    Lucas: accidenti, ti sei fatto male?
    Randall (si mette seduto): non credo… Mi si sono rotti gli occhiali, però.
    Lucas: passa qua. (Prende la bacchetta) Reparo!

    LbNNP8z

    Gli occhiali tornarono perfettamente integri.

    Randall: grazie.
    Lucas: la prossima volta rallenta di più prima di atterrare, ok?

    dJUYLx6

    Sig. Brennan: bene, possiamo continuare. Davies Scarlett! Aspetta, sarai mica la sorellina di Lucas?
    Scarlett: sì…
    Sig. Brennan: (ridacchiando) allora non mi devo preoccupare, giusto? Conoscendo vostra madre, saprai già volare benissimo.

    Scarlett prese la scopa dalle mani del fratello con aria di sfida, ci saltò sopra al volo e in un attimo era già in aria. Volare le dava sempre fatta sentire completamente libera, amava il modo in cui il vento le sferzava il viso. Visto che probabilmente quell’anno non avrebbe avuto molte altre occasioni per volare, ne approfittò per divertirsi più che poteva.

    3a4eYR2

    Lucas: ehi, va un po’ più piano! Non c’è mica nessun boccino!
    Sig. Brennan: ok, sai già volare! Puoi scendere adesso!

    Si diresse al suolo e saltò giù dalla scopa quando era ancora a circa un metro da terra. Non barcollò neppure.

    Sig. Brennan: perfetto… adesso tocca a Harris Isabelle!

    HoeipM1

    Dopo aver visto quello che aveva fatto la ragazza prima di lei, Isabelle era ancora meno convinta di poter volare su quell’arnese. Cadendo da quell'altezza si sarebbe di certo fatta molto male, e quel vecchio manico di scopa non le ispirava nessuna fiducia.

    Vedendola esitare, il professore cercò di spronarla e confortarla.

    Sig. Brennan: non preoccuparti, è solo la prima lezione. Non sei costretta a volare sul serio, basta che ti sollevi da terra.
    Isabelle: … va bene…

    Lucas le passò la scopa con un sorriso incoraggiante.
    Isabelle la prese con mani tremanti, e montò in sella senza particolare convinzione.

    Lucas: bene, adesso prova a fare un saltino.
    Isabelle: ok…

    5mWI1zc

    Prese un lungo respiro, cercò di farsi un po’ di coraggio e si staccò da terra. Non era a più di un metro da terra, ma era già parecchio spaventata.

    Isabelle: ah! Fatemi scendere!
    Sig. Brennan: calmati, stai andando benissimo! Prova almeno a spostarti un po’ in avanti, forza!
    Isabelle: ma come faccio?
    Lucas: basta che inclini un po’ in avanti il manico.
    Isabelle: … va bene… adesso ci provo…

    Cerca di inclinare un po’ in avanti la scopa, come le era stato detto. Non si sposta di più di due metri, ma per lei era già anche troppo.

    Sig. Brennan: perfetto! Adesso puoi anche scendere.

    Isabelle scese dalla scopa tutta tremante. Sarebbero state tutte così quelle lezioni?

    Sig. Brennan: bene, chi resta… Walker William.



    William si fece avanti e prese il manico di scopa con aria annoiata, come se la lezione non lo interessasse minimamente. Incrociando Isabelle scosse leggermente la testa, come per dire: “che lagna!”.

    xy9Fyxv

    Lucas: hai mai volato prima?
    William: (vago) un paio di volte.

    Montò in sella alla scopa con un unico movimento fluido e spiccò il volo. Volava in modo molto composto e tranquillo, senza fare acrobazie come avevano fatto Lucas o Scarlett, ma era stato comunque impeccabile.



    Dopo un paio di giri attorno al prato atterrò dolcemente a pochi passi dell’istruttore per restituire la scopa.

    Scarlett: (a denti stretti) e non tirartela adesso!
    William: uhm? Dici a me?

    RYhddvR

    Scarlett: e a chi altri, se no?
    William: ti assicuro che non era affatto mia intenzione vantarmi.

    Anche rispondendo alla provocazione William aveva continuato a parlare in modo composto e controllato, qualcuno avrebbe anche potuto dire che la stava guardando con sufficienza. Quella lezione di volo gli sembrava già una perdita di tempo sufficiente, e non aveva proprio nessuna intenzione di mettersi a discutere con una ragazzina troppo competitiva.

    Ma questo tipo di risposta non poteva che far perdere a Scarlett il poco di pazienza che le era rimasta.

    Scarlett: e non parlarmi con quel tono!
    William: quale tono?
    Scarlett: ma allora lo fai apposta!

    ofS1iUo

    Lucas: Scarlett, basta così. Non devi lasciarti provocare.
    Scarlett: ma…


    William: (tra sé e sé) ... ma se ha fatto tutto da sola?



    La lezione di volo era finita, quindi si incamminarono tutti verso il castello per il pranzo.

    ebhbxy8

    Scarlett: ehi tu, ti chiami Isabelle vero?
    Isabelle: ehm, sì.
    Scarlett: non devi preoccuparti, per essere il tuo primo volo sei andata benissimo. La prima volta che sono salita io su una scopa mi sono quasi rotta il naso, pensa!

    ebhLKh7

    Dietro di lei sentì una risatina soffocata. Si girò di colpo, e vide William che simulava un colpo di tosse per coprire la risata.

    Scarlett: e no, così e troppo!
    Lucas: ti ho detto di stare calma!

    Scarlett a quel punto si limitò di lanciare la sua peggiore occhiataccia alle sue spalle, come si faceva ad essere così insopportabili?

    dfNL1ZV

    Lucas: (cambiando discorso) comunque Isabelle, ci saranno altre lezioni di volo tutti i martedì pomeriggio. Ti consiglierei di partecipare, è importante saper volare su una scopa.
    Scarlett: vedrai, sarà divertente!

    Scarlett e Lucas stavano parlando con tono incoraggiante, ma Isabelle sbiancò ancora di più. Sapeva che gli incidenti capitano, e che ci si può fare molto male. E volare su una vecchia scopa malandata le sembrava un rischio inutile, la sola idea la terrorizzava al punto che non riusciva a dire molto più di:

    Isabelle: ma… ma sembra tremendamente pericoloso, e...
    Lucas: a meno che tu non voglia giocare a quidditch, è sufficiente che impari a volare in modo normale, senza acrobazie. È un modo molto utilizzato per spostarsi, può sempre tornare utile.
    Scarlett: ti aiuterò anch’io! Vedrai, non c’è niente che ti fa sentire libera come volare!
    Lucas: uhm, secondo me vuoi solo una scusa per volare di nuovo. Comunque, un paio di lezioni non farebbero male neanche a te, quindi…
    Isabelle: beh, potrei provare…
    Lucas: perfetto!


    Dopo l’ultima occhiataccia di Scarlett, William aveva ritenuto più saggio tenersi a una distanza maggiore dal gruppetto di testa, non aveva intenzione di perdere altro tempo.
    Con lui era rimasto Randall, che pareva intenzionato ad attaccar bottone.

    IMwU6ki

    Randall: quindi tu sei William, giusto? Posso chiamarti Will?
    William: William andrà benissimo… tu invece sei Collins se non erro.
    Randall: puoi anche chiamarmi Randall.
    William: Collins… come la professoressa di incantesimi?
    Randall: esatto, in effetti lei è mia mamm…madre.
    William: ah.

    80cVoTM

    Randall: invece tu non sarai mica un parente di Morgan? Vi assomigliate un sacco.
    William: (con tono scocciato) sì, si dà il caso che sia mia sorella.
    Randall: certo che è proprio strana, ieri ha insistito per leggermi la mano.
    William: non mi sorprende, lei è fissata con la divinazione e altre stupidaggini simili.
    Randall: ha anche detto di aver imparato da vostra nonna, che è una famosa veggente. È vero?

    Male, molto male. Già tutti avevano capito che era il fratello di Morgan, ma essere anche associato a quella ciarlatana di nonna Sybille già durante la prima settimana era troppo.

    ClEpq4m

    William: se vuoi metterla in questi termini…
    Randall: quindi anche tu ci capisci di divinazione?
    William: che? Assolutamente no!
    Randall: ma non ti piacerebbe predire il futuro?
    William: sinceramente no, mi sembra solo una perdita di tempo.

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    8OksSbP

    Edited by §HermioneSims§ - 5/11/2021, 21:40
     
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    Capitolo 7.1:
    Sfida Accademica


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    Era un sabato mattina di fine ottobre e, come ogni mattina, gli studenti si raccolsero nella Sala Grande per la colazione. Il preside Powell gli osservava distrattamente, aspettando il momento adatto per fare il suo annuncio. Aveva avuto un’idea che, modestamente, considerava geniale. E non vedeva l’ora di comunicarla a tutti.

    OSQyBLW

    Quando vide che la maggior parte degli studenti era presente si alzò in piedi, si schiarì la voce e disse:

    Preside Powell: ehm ehm, buona giornata. Ho un annuncio da farvi, quindi vi pregherei di ignorare le vostre uova strapazzate per qualche minuto.

    Il vociare degli studenti diminuì fino a diventare un brusio, ma non sembravano ancora particolarmente interessati a quanto il Preside stesse dicendo. Poco male, presto avrebbero cambiato idea.

    Preside Powell: ho deciso che quest’anno si terrà un nuovo tipo di competizione, per rendere più avvincente la corsa alla Coppa delle Case.

    Come previsto, non appena sentirono nominare la Coppa delle Case la maggior parte degli studenti si zittì del tutto per ascoltare con attenzione l’annuncio.

    Preside Powell: ho pensato di organizzare una piccola, come definirla... sfida accademica. Ogni casa elaborerà un progetto su qualsiasi tematica vogliate, purché attinente alla magia ovviamente. Non potrete chiedere aiuto al corpo docente, ma nel caso progettiate di portare avanti qualcosa di potenzialmente rischioso dovrete avvisare un professore affinché vigili su di voi. Gli elaborati verranno consegnati al direttore della vostra casa negli ultimi giorni di lezione e verranno esaminati da tutto il corpo docente, che decreterà la classifica dei progetti migliori. Ah, e naturalmente al vincitore verranno attribuiti 200 punti casa. Non devo certo ricordarvi quanto possano essere importanti per vincere la Coppa delle Case…

    In Sala Grande non volava una mosca. Non appena si accorsero che l’annuncio era finito, tutti gli studenti si alzarono disordinatamente per tornare nelle rispettive sale comuni. Evidentemente volevano organizzare il loro progetto senza essere sentiti dagli studenti delle altre case, con il rischio di farsi rubare l’idea.



    EpwtBg0

    Prof Collins: Preside Powell, è sicuro che sia una buona idea?
    Preside Powell: perché no? Dopotutto questa è una scuola, io li ho solo… come dire... incentivati a approfondire gli studi.

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    ZMK6a1g

    Louise: questa era proprio l’occasione che stavamo cercando, dovremo impegnarci al massimo! Allora, qualcuno ha qualche idea?

    cBBxfgh

    Lucas: QUIDDITCH!
    Louise: bocciato. Altre idee?
    ???: i manufatti magici nella storia?
    Louise: no, troppo banale, ci serve qualcosa che faccia colpo… Steven, tu hai qualche idea?

    Steven era uno degli studenti dell’ultimo anno, e anche uno dei più brillanti.

    XkjopGY

    Steven: uhm… potremmo lavorare sui duelli. Parlando dei duelli famosi nella storia, delle tattiche possibili, di che incantesimi si possono usare… cose così.
    Louise: uhm, non so… voialtri cosa ne pensate?
    Scarlett: sembra forte!
    Lucas: sì, infatti!
    Louise: molto bene, siamo tutti d’accordo a fare un progetto sui duelli?
    Tutti: Sì!
    Louise: allora è deciso! Adesso, chi vuole fare cosa?

    aMsS1q2

    Lucas: io voglio fare la parte pratica di incantesimi!
    Scarlett: io… non vale! Volevo farlo io!
    Lucas: tu sei ancora troppo piccola per questo. Ma potresti studiare i duelli nella storia, invece.
    Scarlett: ma…
    Louise: mi sembra una buona idea. (Scrive un appunto su una pergamena) Scarlett duelli nella storia. Bene…
    Scarlett: (tra sé e sé) uffa!

    ---------------------------------------------------------



    HTTJYMZ

    Hiroshi: ci siamo tutti? Perfetto. Questa è la nostra occasione per far vedere a tutti quanto valiamo, quindi dovremo mettercela tutta. Ma ci serve una buona idea…

    EMew1mX

    Samuel: dovremmo parlare della distruzione degli habitat delle creature magiche da parte dei maghi!
    Lisa: distruzione, adesso non esagerare…

    Samuel era sempre stato l’equivalente magico di un ambientalista e portava avanti da anni una battaglia personale (e completamente ignorata dal resto del mondo) per la salvaguardia delle creature magiche selvatiche.

    Hiroshi: quindi proporresti di parlare delle creature che vivono nella foresta proibita, per esempio?
    Samuel: qualcosa del genere, sì.

    ZbOFRZa

    Natalie: (pensierosa) i babbani quando parlano dei loro animali spesso usano la parola ecosistema per indicare le interazioni tra piante, animali e l’ambiente in cui vivono. Potremmo adattare l’approccio alle creature magiche…
    Lisa: sei la solita secchiona. Ma l’idea non sembra male.
    Hiroshi: quindi la proposta è fare un progetto su tutte le creature magiche, e su come interagiscono tra di loro?
    Samuel: senza dimenticare i danni che i maghi hanno fatto all’ambiente. Lo sapevate che negli ultimi anni gli unicorni sono quasi spariti dalla Gran Bretagna? Me l’ha detto Olivander, dice che sta diventando sempre più difficile trovare del crine d’unicorno per fare le bacchette!
    Hiroshi: Samuel, che ne dici di scrivere qualcosa sulla salvaguardia delle creature selvagge?

    PhDorOG

    Samuel: salvaguardia delle creature selvagge… suona bene!
    Natalie: per parlare di “ecosistema” dovremmo anche aggiungere le specie vegetali e l’ambiente naturale.
    Hiroshi: visto che tu sai cos’è l’ecosistema, potresti fare l’introduzione.
    Natalie: perché no. Ehi Isabelle, ti va di darmi una mano?

    Per tutto questo tempo Isabelle si era guardata attorno confusa, senza capire cosa le stava succedendo attorno. Quando venne interpellata non aveva idea di come rispondere.

    41EHDoy

    Isabelle: non saprei…
    Natalie: non sarà difficile, vedrai.
    Isabelle: va bene, se lo dici tu…
    Lisa: va bene, ma nei boschi vivono anche creature senzienti, come i centauri. O i giganti. Per non parlare delle sirene del lago…
    Hiroshi: uhm… potremmo anche parlare degli accordi tra maghi e altre specie senzienti allora.
    Natalie: sta iniziando a delinearsi un bel progetto, non siete d’accordo?

    -----------------------------------------------------



    CImeYJ3

    Simon: ragazzi, questa era proprio l’occasione che stavamo cercando!
    Nadia: hai ragione, questo tipo di ricerche sono la nostra specialità. Non possiamo mica perdere una sfida accademica, no?
    Simon: esatto! Adesso però ci serve un’idea originale…

    fqfuMza

    Morgan: parliamo di divinazione!
    Izumi: per favore no…
    Simon: beh, in effetti per la divinazione serve avere una certa… ehm… predisposizione. Molti di noi non saprebbero che fare. Altre idee?
    Izumi: piuttosto potremmo studiare le applicazione dell’aritmazia all’astronomia! Per esempio, pensavo che potremmo applicare il teorema di Fairy alle orbite dei pianeti transuranici.
    Simon: uhm, sì potrebbe essere un'idea. Qualcun altro ha...

    7IoRzWo

    Randall: ma non potremmo provare ad applicare la magia a qualcosa su cui non è mai stata applicata?
    Nadia: per esempio?
    Randall: ai dispositivi elettronici!
    Simon: uhm… da un punto di vista teorico sarebbe molto interessante e sicuramente innovativo, ma le probabilità di successo sono molto scarse. Per quanto ne so, l’elettronica e la magia sono completamente incompatibili…Ci serve qualcosa con minori probabilità di insuccesso.

    fCRJXaM

    Nadia: se non funziona pensare in modo innovativo potremmo tentare l’altra direzione, e studiare le forme di magia arcaica!
    Morgan: tipo druidi, alchimisti e sciamani?
    Simon: non suona male… per esempio druidi e sciamani avevano molte tecniche divinatorie, tu potresti occuparti di quello Morgan.
    Morgan: è vero! Io voto per la magia arcaica!
    Simon: qualcuno ha un’idea migliore?

    Nessuno disse nulla.

    Simon: allora è deciso, vada per la magia arcaica!

    ---------------------------------------------



    XQDxzG5

    Amelie: ragazzi, dobbiamo vincere questa sfida, a tutti i costi! E per vincere dobbiamo fare meglio delle altre case!
    ???: a proposito, secondo voi che staranno facendo?
    Noah: probabilmente i Grifondoro staranno perdendo tempo dietro a qualcosa di stupido, i Tassorosso staranno parlando di unicorni e i Corvonero saranno già sommersi in libroni polverosi scritti in antiche rune.

    Nessuno aggiunse altro in proposito, la descrizione sembrava sufficientemente accurata.

    Amelie: (pensierosa) ci serve qualcosa che faccia colpo…
    Phoebe: potrebbe servire portare a termine qualche pozione o incantesimo difficile, di quelli che di solito non si fanno qui a scuola.
    Amelie: qualcuno di voi sa fare qualcosa di utile?



    ???: io so fare l’incantesimo di camuffamento.
    Amelie: sul serio Isaac?
    Isaac: sì, me l’ha insegnato mio padre che lavora con gli Auror.

    Gli Auror erano dipendenti del ministero della Magia occupati nella lotta contro il crimine, e in particolare contro i maghi oscuri. Dovevano seguire un addestramento molto duro e conoscevano incantesimi molto complessi. Esattamente quello di cui avevano bisogno in quel momento.

    Amelie: facci vedere. Fa' scomparire quella poltrona.
    Isaac: va bene. (Tira fuori la bacchetta) Desilludo!



    La poltrona diventa praticamente invisibile. Poi Isaac fece un altro gesto complicato con la bacchetta, e quella ricomparì.

    Amelie: per la barba di Merlino… in effetti potrebbe tornarci molto utile. Se non erro i mantelli dell’invisibilità si basano su questo incantesimo.
    Noah: riuscire a fare da soli un mantello dell’invisibilità farebbe sicuramente colpo.

    I mantelli dell’invisibilità erano oggetti molto rari e ricercati che permettevano di rendere completamente invisibile chiunque li indossasse.



    Amelie: (pensierosa) incantesimo di camuffamento… potremmo lavorare su questo, sulle tecniche di camuffamento! Phoebe, tu sei brava con le pozioni, giusto?
    Phoebe: giustissimo.
    Amelie: credi di poter provare a fare una pozione polisucco?

    (*La pozione polisucco è una pozione estremamente difficile da preparare che permetteva di assumere le sembianze di chiunque, purché si disponesse di una parte della persona di cui si voleva assumere le sembianze (solitamente si optava qualche capello).*)

    Phoebe: non so… ho letto una volta il procedimento, e mi è sembrato abbastanza complicato. E anche recuperare tutti gli ingredienti non deve essere facile.
    Amelie: se ti troviamo gli ingredienti, credi di poterci riuscire?
    Phoebe: posso provarci, ma non vi assicuro niente.

    4Ct6fNz

    Amelie: poi possiamo lavorare anche sugli incantesimi illusori.
    Noah: per quelli nuovi che non possono ancora cimentarsi in queste cose complicate propongo di aggiungere una parte del progetto legata agli eventi storici il cui esito è dipeso da illusioni o altri camufammenti.
    Amelie: sembra sensato. Hai sentito William? Tu ti occuperai dell’aspetto storico.

    faY7Mm9

    William: se proprio devo…

    A differenza di tutti gli altri non era per niente interessato al progetto. Probabilmente perché, in fondo, non gli importava molto di chi avrebbe vinto la coppa delle case. Ma se voleva continuare a convivere con i suoi compagni di casa doveva partecipare anche lui, per quanto poco gli importasse.

    -----------------------------------------------------------------------------------------



    EA3MyAz

    Edited by §HermioneSims§ - 17/10/2020, 18:35
     
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    Capitolo 8.1
    Sul Lago


    Una volta definiti i compiti di ognuno nel progetto, tutti gli studenti si catapultarono in biblioteca per accaparrarsi i libri migliori. Per quanto il locale fosse spazioso, in quel momento definirlo affollato sarebbe stato un eufemismo.

    nbLi0iD

    Scarlett: ehi Isabelle! Hanno incastrato anche te allora!
    Isabelle: oh, ciao Scarlett.
    Scarlett: hanno chiesto anche a te di fare la parte più pallosa di tutto il progetto?
    Isabelle: non ci ho capito molto, ma credo che dovrò aiutare Natalie con l’introduzione.
    Scarlett: Natalie?
    Isabelle: è una ragazza con gli occhiali, del secondo anno.
    Scarlett: a me invece hanno appioppato l’unica parte noiosa di tutta la ricerca, tutti si divertiranno a provare i duelli mentre a me toccherà studiare la teoria su libri polverosi! Uhm, forse però non dovevo dirtelo… voi invece su cosa lavorate?
    Isabelle: non sono sicura di potertelo dire…

    rXFdaAC

    In quel momento Randall sbucò da dietro uno scaffale, con sé portava un libro molto voluminoso che lasciò cadere platealmente sul tavolo più vicino.

    Randall: che fatica… ehi, ciao ragazze!
    Scarlett: ciao, Randall giusto?
    Isabelle: ciao.
    Morgan: Randall, puoi tenermi anche questo?
    Randall: mettilo su quella pila sul tavolo.

    Ie7Ytzj

    Scarlett: ehi, ma volete prendervi tutta la biblioteca?
    Randall: non lo escludo. E poi hai visto che razza di libri stanno prendendo? La maggior parte sono scritti in antiche rune, sarà una faticaccia capirci qualcosa.
    Scarlett: fate sul serio, allora.
    Randall: da quel che vedo non siamo i soli. Per esempio ci sono un paio di tassorosso nel reparto sulle creature magiche che hanno una pila di libri più alta della mia. Sapete per caso su cosa stanno lavorando?
    Isabelle: non sono sicura di poterlo dire...
    Randall: tanto non resterà segreto ancora a lungo. Per esempio, da quanto abbiamo potuto vedere, i serpeverde stanno lavorando agli incantesimi di illusione e i grifondoro a qualcosa che c’entra con i duelli. Noi invece stiamo lavorando sulla magia arcaica.
    Scarlett: avete occhio.

    AD2Y9rT

    Isabelle: uhm… sinceramente non ho capito molto bene di cosa vogliono parlare. C’entravano gli animali magici e gli ecosistemi, mi sembra.
    Randall: wow, ma è geniale! Come abbiamo fatto a non pensarci noi?



    Scarlett: basta, mi sto annoiando qui! Che ne dite di andare al lago? Potremmo esercitarci un altro po’ con il volo!
    Isabelle: uhm, non saprei…
    Randall: non ho molta voglia di volare, ma un giro al lago lo faccio volentieri.
    Scarlett: cosa stiamo aspettando allora? Andiamo!
    Isabelle: non so, non mi sembra una buona idea…

    Nel frattempo anche William non stava partecipando così attivamente al progetto, si limitava a starsene a un tavolo per conto suo piuttosto che buttarsi nella mischia e aiutare gli altri. A dirla tutta quella mattina aveva già avuto un paio di brutti giramenti di testa e aveva ancora un brutto mal di testa, quindi trovava più saggio starsene seduto tranquillo. Per passare il tempo stava sfogliando uno dei libri su cui avrebbe dovuto lavorare, che si stava rivelando sorprendentemente interessante. Era arrivato a un capitolo che raccontava di eventi storici il cui esito era stato ribaltato dall’utilizzo di illusioni.

    ugsBHAx

    “…La strega Desdemona non era certamente nota per la sua abilità nei duelli, anzi. Ma decise comunque di sfidare il famoso mago Chauncey in un pubblico duello. Chauncey accettò senza pensarci due volte.
    Nessuno aveva dubbi sull’esito del duello, ma sul luogo prestabilito si radunò comunque una folla numerosa per assistere all’evento. I contendenti erano l’uno di fronte all’altra, pronti a scagliare il primo incantesimo. Iniziò Chauncey con un potente schiantesimo, che colpì in pieno petto l’avversaria. La quale, tra la sorpresa generale, si frantumò come se fosse fatta di vetro.
    Tutti erano attoniti, nessuno schiantesimo aveva mai frantumato qualcuno. Tutti stavano ancora cercando di capire cosa fosse successo, quando Desdemona comparve dal nulla alle spalle dell’avversario, puntandogli la bacchetta alla testa. Aveva usato un mantello dell’invisibilità, e quella che avevano visto di fronte a Chauncey era solo un’illusione sorprendentemente realistica. Così Chauncey imparò a sue spese che non è sempre il mago più forte quello che vince, chiunque può essere messo con le spalle al muro.”


    HCxFOCy

    Randall: ehi, guardate, c’è anche Will!
    Scarlett: oh no…
    William: te l’ho già detto, mi chiamo William.
    Randall: stiamo andando al lago, vuoi venire anche tu?
    William: uhm… non saprei…

    William poteva non aver notato Scarlett alle sue spalle che si sbracciava come per dire a Randall: “Ma che ti salta in mente?”, ma aveva visto fin troppo bene Noah che si dirigeva verso di lui portandosi dietro una pila pericolante di vecchi libri. Era tutto il mattino che gli portava libri noiosissimi per il progetto, e poi non avrebbe sopportato un altro dei suoi commenti sarcastici.

    e1pHFvb

    William: .... beh, un po’ d’aria fresca non può farmi male.
    Randall: perfetto! Allora possiamo anche andare, no?
    Scarlett: (scocciata) bah…




    xgGSoKJ

    Randall: Scarlett, avevi proprio ragione. Oggi qua fuori si sta benissimo!
    Scarlett: e non è tutto! Guardate cosa ho trovato? (Mostra la scopa della scuola)

    BZwMxnA

    Isabelle: ma quando l’hai presa?
    Scarlett: era appoggiata davanti al capanno del custode.
    Randall: non credo che dovremmo volare…
    Scarlett: e perché no? Cosa potrebbe succedere?
    Randall: ti ricordo che l’ultima volta che ho volato sono finito faccia a terra e mi sono spaccato gli occhiali.
    Scarlett: uffa, come siete noiosi. Fate come volete…

    E salì in sella alla scopa. Come al solito le bastava librarsi per pochi secondi per aria per sentirsi completamente libera da ogni preoccupazione.

    Gu5SvSB

    Isabelle: uhm… secondo voi dovremmo tirarla giù?
    Randall: nah, non credo che si possa far male. E poi hai visto quanto si diverte?
    Isabelle: sarà…

    Scese un silenzio imbarazzato, che Randall tentò di colmare facendo conversazione.

    Randall: ci credete che siamo qui a Hogwarts già da più di un mese?
    Isabelle: non farmici pensare, per me è ancora tutto così strano! E poi non ero mai stata tanto lontana da casa, mi mancano un po' la mamma e Julia, la mia sorellina...
    Randall: (comprensivo) a essere sincero anche a me mancano un po' sia papà che mio fratello, Hershel, e anche qualche amico che è rimasto a casa... Ma almeno la mamma la vedo quasi tutti i giorni.
    Isabelle: tua mamma è la professoressa Collins, vero? Mi ha aiutata davvero tanto, mi chiede sempre se ho bisogno di una mano, se mi sto ambientando bene, cose così insomma.
    Randall: non mi sorprende! Diciamo che la mamma conosce bene i babbani, quindi il preside le chiede spesso di portare le lettere di ammissione agli studenti cresciuti in famiglie babbane e cose così.
    Isabelle: (pensierosa) a voler essere sincera però, qualche volta mi chiedo ancora se ho fatto bene a venire qui oppure no...

    Per quanto alcuni nuovi studenti non volessero ammetterlo, in fondo per la maggior parte di loro non era facile stare così a lungo lontani dalle loro famiglie. Ma d'altro canto là ad Hogwarts c'era così tanto da fare che il tempo sembrava sempre volare via in un attimo.

    Randall: ma abbiamo appena iniziato, ci sono ancora così tante cose che possiamo imparare qui, ne vale la pena! Sono sicuro che in un paio di settimane prenderai il ritmo!
    Isabelle: sarà… per il momento quella che si diverte di più è proprio Julia. Da quanto ha scritto, le è piaciuto molto il gufo che le porta le mie lettere.
    Randall: ah ah! Anche a me i gufi piacciono un sacco. Ehi Will, invece a te come vanno le cose?

    o1vnF8X

    William: come ti ho già detto almeno tre volte, devi chiamarmi William.
    Randall: e va bene. Allora William, come va?
    William: niente di che.

    In realtà non si sentiva per niente bene, stranamente l’aria fresca lo aveva fatto stare addirittura peggio. Si sentiva anche inspiegabilmente nervoso, nonostante non stesse succedendo nulla di preoccupante. C’era qualcosa che non andava, anche se non riusciva ancora a capire cosa.

    Randall: ma non sei contento di essere qui a Hogwarts?
    William: ahm, la cosa non mi interessa eccessivamente. Comunque, credo che ci abbiano visto.

    Dicendo questo aveva fanno cenno verso un vecchietto stava correndo loro incontro, urlando e sbracciandosi.

    Randall: ahi, credo che quello sia il custode.

    XMoPUD6

    Custode: per la barba di Merlino, dove avete preso quella scopa? SCENDI SUBITO GIÙ, gli studenti non possono volare se non sorvegliati!

    Scarlett atterrò scocciata, e il custode le strappò la scopa di mano.

    zwEqMts

    Custode: ma sei impazzita? Potevi farti molto male! E poi perché non siete nel castello? Tornate subito dentro, o sarò costretto a chiamare un professore!
    Scarlett: veramente io non…
    Randall: (interrompendola) ma noi stavamo già tornando al castello, vero ragazzi?
    Custode: uhm. Per stavolta passi, ma sbrigatevi a tornare dentro!


    Scarlett, Isabelle e Randall si diressero verso il castello più in fretta che potevano. William invece rimase più indietro, pensieroso. Non sapeva perché, ma nel momento in cui il custode si era allontanato da loro il suo mal di testa sembrava essere diminuito di colpo.

    iFTkYar

    Isabelle: lo sapevo, lo sapevo, lo…
    Randall: capisco che si sia arrabbiato per la scopa, ma non mi sembrava che fosse vietato andare al parco di sabato mattina.
    Scarlett: infatti non lo è. Chissà che si era fumato il custode…

    Nel frattempo William, che era rimasto indietro di parecchi passi, si era fermato in mezzo al corridoio con aria pensierosa.

    its4FlK

    Randall: tutto bene Will?
    William: cosa? Oh sì, certo…
    Randall: se non ti arrabbi neanche quando ti chiamo Will qualcosa c'è invece.
    William: non… non è niente di che. Adesso però devo tornare al mio dormitorio, mi sono ricordato di avere un altro impegno.

    E si allontanò senza neanche salutare.



    Scarlett: certo che è poi strano.
    Isabelle: chissà che cos’ha…

    FOGFIim

    Avevano ragione gli altri, c’era qualcosa di molto strano. Ma come faceva a spiegargli che sentiva con insistenza che quel vecchietto doveva nascondere qualcosa di grosso, quando era evidente anche a un bambino che fosse la persona più normale nel raggio di miglia? La logica gli diceva che non era nulla di cui preoccuparsi, ma lo sfarfallio insistente in fondo al suo stomaco era di ben altro parere...

    Edited by §HermioneSims§ - 5/11/2021, 21:34
     
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    Io non ho ancora letto questa storia ma vedo le immagini da che hai iniziato a scriverla e per quanto io non sia una fan sfegatata di Harry Potter, questo racconto mi attira moltissimo!! Quindi appena finirò con gli esami prometto che passo a leggerla tutta e ti farò sapere che ne penso ;)
     
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    CITAZIONE (*Angie* Simmina @ 24/1/2015, 12:36) 
    Io non ho ancora letto questa storia ma vedo le immagini da che hai iniziato a scriverla e per quanto io non sia una fan sfegatata di Harry Potter, questo racconto mi attira moltissimo!! Quindi appena finirò con gli esami prometto che passo a leggerla tutta e ti farò sapere che ne penso ;)

    Don't worry, lo so che tu e molta altra gente qui sul forum (me compresa) siamo stra-impegnati con gli esami. Spero che non appena troverai il tempo per leggerla la storia possa piacerti, anche se non è il genere di cose che leggi di solito :D
    Io mi sto divertendo un sacco a scriverla, infatti sta venedo lunghissima (ho 30 capitoli pronti, e a occhio e croce potrebbero volerci 45 capitoli per finirla come si deve). Non ho mai fatto una storia tanto lunga, ma finché ho un po' di tempo libero ho tutte le intenzioni di arrivare a scrivere il finale!
     
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    Oddioooo Hermione sei bravissima!!! Permettetemi di farti i miei più sentiti complimenti!! Ho letto solo i primi due capitoli perché come ti dicevo ho poco tempo ma credo che entro domani sera arrivo fino a dove hai postato perché questa storia mi attrae tantissimo!! Sfrutterò tutti i miei ritagli di tempo per leggere qualche capitolo hahaha
    Insomma, sto studiando per fare lo stesso mestiere del papà di Randall xD mi piace come stai caratterizzando i personaggi, bravissima!! E soprattutto come spieghi tutto con precisione! Io ho visto tutti i film di harry potter non molto tempo fa quando di sabato sera li mettevano (da piccola avevo visto solo i primi due) e come ho già detto non mi fa impazzire il genere anche se questa saga in particolare la trovo fatta veramente bene! Non essendo un'esperta mi fa piacere che spieghi anche le cose tecniche perché non tutte le conosco! Inoltre tesoro tanti tanti ma tantissimi complimenti anche pee le ambientazioni!! Ovviamente come dicevi anche tu il gioco limita in questo ma devo dire che tu ti sei fatta limitare ben poco perché il risultato è ottimo per non dire eccezionale!! E poi molto utili anche le schede riassuntive dei personaggi, davvero!!
    Hai organizzato tutto alla perfezione e si vede che ti stai impegnando molto! I risultati lo dimostrano! Spero di ricavare il tempo necessario per leggerla e poi attenderò i prossimi capitoli!
    Brava davvero!!!
     
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    CITAZIONE (*Angie* Simmina @ 25/1/2015, 13:16) 
    Oddioooo Hermione sei bravissima!!! Permettetemi di farti i miei più sentiti complimenti!! Ho letto solo i primi due capitoli perché come ti dicevo ho poco tempo ma credo che entro domani sera arrivo fino a dove hai postato perché questa storia mi attrae tantissimo!! Sfrutterò tutti i miei ritagli di tempo per leggere qualche capitolo hahaha
    Insomma, sto studiando per fare lo stesso mestiere del papà di Randall xD mi piace come stai caratterizzando i personaggi, bravissima!! E soprattutto come spieghi tutto con precisione! Io ho visto tutti i film di harry potter non molto tempo fa quando di sabato sera li mettevano (da piccola avevo visto solo i primi due) e come ho già detto non mi fa impazzire il genere anche se questa saga in particolare la trovo fatta veramente bene! Non essendo un'esperta mi fa piacere che spieghi anche le cose tecniche perché non tutte le conosco! Inoltre tesoro tanti tanti ma tantissimi complimenti anche pee le ambientazioni!! Ovviamente come dicevi anche tu il gioco limita in questo ma devo dire che tu ti sei fatta limitare ben poco perché il risultato è ottimo per non dire eccezionale!! E poi molto utili anche le schede riassuntive dei personaggi, davvero!!
    Hai organizzato tutto alla perfezione e si vede che ti stai impegnando molto! I risultati lo dimostrano! Spero di ricavare il tempo necessario per leggerla e poi attenderò i prossimi capitoli!
    Brava davvero!!!

    Grazie mille, sono veramente molto felice di sentirlo! :D

    Quella di riuscire a mettere assieme the sims con harry potter è un'idea che mi aveva sempre intrigato. All'inizio avevo costruito il castello e creato i personaggi solo per gioco, ma poi mi sono detta: perché non provare a scriverci qualcosa?

    Sulla storia del papà di Randall che lavora come ingegnere informatico (che è lo stesso ambito in cui studi tu), giuro che è solo un caso. Questi primi capitoli li ho scritti l'estate scorsa durante tre epiche settimane in cui non abbiamo avuto la connessione a internet, e sinceramente all'epoca non conoscevo ancora questo forum. Comunque , in realtà buona parte della storia legata a Randall avrà rimandi più o meno forti al mondo dell'informatica e dei computer. Quindi spero di non aver scritto troppe castronerie in proposito, nel qual caso non esitate a correggermi. ^_^
     
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    Si si non mettevo in dubbio che non avesse a che fare con me ma quando ho letto che suo padre è un ingegnere informatico sono scoppiata a ridere perché ultimamente ovunque io mi giri vedo ingegneri xD
     
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    Ho letto altri capitoli, dato che sono davvero lunghi e da telefono è una scocciatura ci ho messo un po' xD adesso meglio che vada a dormire ma domani continuo!
    Riconfermo i complimenti che ti ho fatto oggi e poi volevo dirti che i personaggi sono davvero tantissimi! All'inizio hai scritto che purtroppo hai dovuto tagliare con i sims ma credimi, sembrano un'infinità!! Tutti i prof gli studenti ecc hai dato proprio l'idea di una scuola intera!! Cosa difficile con the sims! E poi leggendo mi sembra di entrare nella storia quindi beh ora che ho finito tutte le prestazioni dei protagonisti sono curiosa di proseguire :)
     
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    Per i numerosissimi personaggi non dovete preoccuparvi, perché per seguire la storia basta riconoscere i quattro protagonisti (Randall, Scarlett, Isabelle e William) e inquadrate i loro fratelli (Lucas e Morgan). Per tutti gli altri studenti basta riconoscere di che casa sono dal colore dell'uniforme, neanche io mi ricordo tutti i loro nomi. Anche per i professori basta riconoscere che sono professori (al massimo può servire ricordarsi che la professoressa bionda è la mamma di Randall).
    Comunque secondo me la storia vera e più movimentata inizia con il capitolo 10, quindi ci siamo quasi! :shifty:

    Nel frattempo pubblico il capitolo 9, che ha comunque un suo perché.

    Capitolo 9.1:
    Il Sogno


    William continuava a sentirsi poco bene, non riusciva proprio a capire cosa ci fosse che non andava. Quindi, nonostante fosse ancora pomeriggio, decise di mettersi a letto per cercare di riposarsi un po'. Stranamente si addormentò immediatamente, senza nessuna difficoltà.

    S1vjB5o

    wBST6hh

    Phoebe: AH! Prendetela, prendetela!
    ???: l’ho vista! Un secondo e la prendo!
    Amelie: qualcuno potrebbe spiegarmi cosa sta succedendo?
    Phoebe: c’è una schifosissima rana nella sala comune! Guarda, è laggiù!


    OfKilUW

    In effetti proprio in quel momento una grossa rana passò saltellando davanti a William. Lui provò a prenderla, ma stranamente quella gli passò attraverso, come se lui non fosse veramente lì. Guardandosi meglio attorno notò anche che nessuno sembrava aver fatto caso a lui. Non capiva cosa stesse succedendo, ma nulla di tutto ciò sembrava normale.

    Kl0aSmB

    Isaac: quante storie, è solo una rana! (Tira fuori la bacchetta) Petrificus Totalus!

    La rana cadde pesantemente a terra, pietrificata nel bel mezzo di un salto.

    Isaac: guardate quanto è grande, probabilmente è scappata dallo studio del prof Nicholson. Chissà che stava combinando… Vabbè, meglio che vada a restituirgliela.

    Mentre Isaac usciva dalla sala comune l’immagine si fece sfuocata. William chiuse per un secondo gli occhi e quando li riaprì si ritrovò sulle sponde del lago, in piena notte.


    gW7If9A

    Questo repentino cambio di location non lo preoccupò particolarmente, ormai aveva capito che doveva trattarsi solo di un sogno. Iniziò quindi ad esplorare la zona.

    In cielo non era visibile la Luna, era buio pesto. In compenso le stelle erano molto luminose. Non sapeva perché, ma più tempo passava in quel posto più sentiva l’inquietudine crescere dentro di sé. Forse c’entravano le stelle: non era un esperto in materia, ma Marte sembrava più minaccioso del solito…

    All’improvviso sentì un rumore di passi alle sue spalle. Istintivamente si nascose dietro un albero, dimenticando di non poter essere visto da nessun altro.


    rEs9cL2

    Da lì vide che si trattava del custode, che si stava dirigendo con passo zoppicante verso il suo capanno. Se possibile sembrava ancora più vecchio di quel pomeriggio. Quando si chiuse la porta alle spalle una sinistra luce rossa uscì dalla finestra. Cosa stava succedendo là dentro? Forse se si fosse avvicinato avrebbe potuto spiare il custode dalla finestra…

    UXmWLla

    Era appena uscito dal suo nascondiglio quando si sentì un urlo agghiacciante uscire dalla casupola.

    ???: AHHHHHHHHHH

    Pochi secondi dopo il custode uscì nuovamente dal suo capanno, questa volta con passo energico e deciso. Sembrava più in forze, addirittura più giovane.


    s76pKG7



    Phoebe: AH! Prendetela, prendetela!

    Sentendo l’urlo William si svegliò di soprassalto. Quindi era davvero solo un sogno… meglio così, era già abbastanza inquietante così. Questa volta si ricordava tutto fin nei minimi dettagli, anche se non gli era mai successo prima… che strano.

    5yubZ0z

    Mentre si alzava pensieroso continuava a sentire strani rumori provenire dalla sala comune, chissà cosa stavano combinando gli altri.



    Isaac: guardate quanto è grande, probabilmente è scappata dallo studio del prof Nicholson. Chissà che stava combinando… Vabbè, meglio che vada a restituirgliela.

    E uscì dalla sala comune con una grassa rana sottobraccio.

    J13eyBZ

    William: (sbadigliando) che sta succedendo?
    Noah: allora ti sei svegliato! Ancora un po’ e avremmo chiamato l’infermiera della scuola!
    William: perché, che ore sono?
    Noah: le 10. Di domenica mattina.

    William gli rispose con un’occhiata sbalordita. Se era già domenica mattina, voleva dire che aveva dormito per non meno di diciotto ore filate.

    Phoebe: è entrata una schifosissima rana in sala comune! Chissà da dov’è entrata!

    Esattamente come aveva sognato quella notte… William non capiva cosa stesse succedendo, ma nulla di tutto quello gli sembrava normale. Che gli stava succedendo?

    aTrT2Yj

    Preoccupato dalla strana coincidenza, William decise di andare in biblioteca. Voleva leggere qualche libro sull’interpretazione dei sogni, per capire se aveva ragione a preoccuparsi oppure no. Si era appena seduto a un tavolo con il libro “Sogni: è tutta colpa della peperonata o c’è qualcosa di più?”, quando sbucò Randall da dietro uno scaffale.

    IGVOGlF

    Randall: ehi Will! Stai meglio oggi?
    William: per la quarta volta, ti pregherei di chiamarmi William.
    Randall: ok, stai meglio. Che leggi di bello?
    William: niente di che.
    Randall: (curioso) fa’ vedere…

    Si sedette di fronte a lui e sollevò il libro per vedere il titolo.

    Randall: ehi, ma è un libro sull’interpretazione dei sogni? Allora lo vedi che la divinazione interessa anche a te! Te lo dicev…

    In quel momento sbucò anche Morgan da dietro uno scaffale. Ma quei due vivevano lì in biblioteca?

    mNUZdiw

    Morgan: ma allora avevo sentito bene! Ciao Will, come stai? Randall mi ha detto che ieri non stavi bene, stai meglio oggi?
    William: …

    Male, malissimo. Se Morgan avesse visto il libro che stava leggendo non lo avrebbe più lasciato stare per almeno una settimana.

    William: stavo tornando in sala comune a leggere questo libro, quindi…
    Randall: sta leggendo un libro sull’interpretazione dei sogni, sai?

    William gli lanciò un’occhiataccia, non poteva farsi i fatti suoi una volta tanto?

    A Morgan invece si illuminarono gli occhi. Vedere suo fratello interessarsi a qualsiasi cosa attinente alla divinazione era uno dei suoi sogni ricorrenti, dopotutto.

    9DD5MBi

    Morgan: se vuoi posso darti una mano!
    William: ma, veramente, io…
    Morgan: iniziamo a vedere cosa stavi leggendo… (Prende il libro da William) Uhm, questo è un libro da principianti, non ti servirà a granché! Ma puoi dire a me quello che hai sognato, prometto che sarò professionalissima!

    William non aveva nessunissima intenzione di raccontare i suoi sogni alla sorella, ma se non lo avesse fatto lei lo avrebbe tormentato per settimane. Vuotando subito il sacco, invece, sarebbe probabilmente riuscito a limitare i danni. Sarebbe stato difficile, ma restava di gran lunga l’alternativa migliore che gli venisse in mente.

    Morgan intanto lo guardava con sguardo incoraggiante e carico di aspettativa. Riluttante, William prese un lungo respiro e si preparò a raccontare il suo sogno.

    li1JxiX

    William: all’inizio era un sogno piuttosto stupido, in realtà.
    Morgan: nessun sogno è stupido. Continua pure.
    William: in pratica ho sognato una rana che scorrazzava per la nostra sala comune.
    Morgan: va bene, una rana…

    Mentre lo ascoltava, Morgan stava anche scrivendo qualche appunto su pezzo di pergamena. Chissà dove l’aveva tirato fuori.

    Morgan: però dalla tua faccia direi che c’è dell’altro. Cos’altro è successo?
    William: (pensieroso) il punto è che, quando mi sono svegliato, c’era davvero una rana nella nostra sala comune.

    rk0leg4

    Randall lo guadava con sguardo sorpreso, mentre Morgan non sembrava per niente colpita e continuava a scribacchiare sulla sua pergamena.

    Morgan: secondo me è solo una coincidenza. Ho letto tutti i libri di divinazione della biblioteca della nonna e secondo tutti non funziona così, non si può vedere esattamente quello che succederà. Bisogna prendere quello che vedi e cercare di interpretarlo. Però le rane possono simboleggiare molte cose… hai sognato altro, per caso?
    William: beh, ecco…
    Morgan: te lo leggo in faccia che è così! Dai, continua!

    Sua sorella probabilmente non ci capiva nulla di divinazione, ma a volte sembrava leggergli il pensiero. Era inquietante.



    William: e va bene. Alla fine del sogno ero sul lago, di notte.
    Morgan: (scrivendo) lago. Notte.
    William: e ho visto il custode.
    Randall: lo stesso che ci ha cacciato ieri?
    William: non mi risulta che ci siano altri custodi qui. Il punto è che sembrava molto più vecchio di quanto non fosse ieri.
    Morgan: (scrivendo) l’anziano. Continua pure.
    William: è entrato nel suo capanno, si è vista una strana luce e… e quando è uscito sembrava molto più giovane di prima.

    Non era il caso di dire anche dell’urlo. O della sensazione di terrore che gli aveva percorso le viscere.



    Morgan: direi che può bastare, il quadro è molto chiaro. La rana indica un balzo avanti, o un cambiamento. Il vecchio che torna giovane invece rappresenta il passaggio da una condizione negativa a una positiva. Quindi prevedo grosse novità per il tuo futuro! Chissà, magari è la volta buona che ti trovi una ragazza!

    William non era per niente convinto del responso, ma non aveva neanche intenzione di contraddire la sorella, rischiando così di restare lì tutto il giorno.

    William: (evasivo) ah, sarà. Speriamo… Adesso però devo proprio tornarmene in sala comune. Grazie per l’aiuto.
    Morgan: sono contenta di vederti sollevato! E se dovessi sognare qualcos’altro non esitare a chiamarmi!

    No, si era sbagliato. Sua sorella non lo capiva affatto.

    William: sinceramente spero di non fare più sogni del genere per un bel po’.

    Si allontanò dalla biblioteca, ancora pensieroso. Sua sorella si sbagliava completamente, era evidente. Come faceva a definire la faccenda della rana come una coincidenza? Aveva sognato esattamente la stessa scena, parola per parola. No, c’era qualcosa che non quadrava.

    RonMBLP

    Era già sceso nei sotterranei quando sentì qualcuno chiamarlo dalle scale.

    Randall: ehi Will, aspetta un secondo!
    William: per l’ultima volta, mi chiamo William.

    FA3hZFf

    Randall: a te convince quello che ha detto Morgan? A me sinceramente non molto.

    William non era per niente convinto, ma non poteva dirlo a Randall. Da quello che aveva visto aveva la tendenza a riferire tutto a sua sorella, parlandogliene rischiava di trovarsela piagnucolante ad aspettarlo fuori dalla Sala Grande quella sera a cena.

    William: (vago) ehm, non saprei… devo rifletterci un po’ su.
    Randall: ma quindi hai davvero sognato la rana poco prima che ne entrasse una nella vostra sala comune?
    William: sì.
    Randall: e la scena corrispondeva?
    William: (cauto) direi di sì…

    cbx9Rsf

    Randall: ma allora non può essere una coincidenza, come dice lei! E allora, forse anche quello che hai visto sul custode…
    William: senti, questa storia mi ha stancato. E avrei anche dei compiti da fare. Quindi, se non ti dispiace, preferirei tornare nella mia sala comune.
    Randall: oh, certo. Non volevo dare fastidio. Ciao.
    William: ciao.

    Come se non ci avesse pensato già da solo. Ma quell’ipotesi era troppo inquietante… era meglio considerarla solo un sogno.

    --------------------------------------------



    lE44smo

    Quel pomeriggio Scarlett e Isabelle erano state al campo di quidditch per vedere gli allenamenti e per approfittare della gentilezza di Lucas per fare un giro in volo sopra il campo.

    Scarlett: oggi hai volato molto meglio, un altro paio di lezioni e sarai pronta per il Quidditch!
    Isabelle: veramente a me basterebbe riuscire a fare un giro del campo completo, da quello che ho visto il quidditch sembra parecchio pericoloso.
    Scarlett: forse un po’. Ma senza un po’ di rischio, che divertimento c’è?

    u3SErz0

    Isabelle: forse… senti, io devo passare dalla sala comune prima di cena.
    Scarlett: nessun problema. Stasera ci sarà il banchetto di Halloween, ci sarà da divertirsi!

    Isabelle aveva appena imboccato il corridoio verso il suo dormitorio, quando una figura misteriosa comparve alle sue spalle.

    nKkRC5T

    Edited by §HermioneSims§ - 17/10/2020, 19:09
     
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    Ok sono arrivata al capitolo 8, mi manca solo il 9 e sono alla pari!! :) inutile che ti faccia ancora i miei complimenti! Hai molta fantasia!!
    Isabelle mamma mia che scocciatura che è xD e divertitiii un po' hahaha appena ce la faccio leggo il 9! Se vuoi pubblica pure il prossimo :)
     
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    Non è ancora successo granché in realtà fino ad adesso, ma dal capitolo 10 dovrei riuscire a movimentare un po' le cose. Pensavo di pubblicarlo domani, e poi di pubblicare un capitolo ogni 2/3 giorni. Così dovrei arrivare alla fine del primo anno per fine febbraio, poi vedremo. Fortunatamente ho già scritto la storia un sacco di tempo fa, se pubblicassi i capitoli man mano che li scrivo dovreste aspettare sempre un sacco (soprattutto adesso che ho appena iniziato la sessione di esami, per non parlare delle settimane in cui ho laboratorio...). :P

    Su Isabelle, in effetti è un po' fifona, ma fa parte del suo carattere. Poi anch'io da sono sempre stata un po' una guastafeste, quindi credo che sarei stata d'accordo con lei.

    Comunque non pensate che lascerò in pace i miei personaggi ancora a lungo...shifty
     
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    Hai fatto bene a preparare tutta la storia! Io quando scrivevo la mia poi non avevo mai tempo -.- a volte preparavo il capitolo dopo perchè avevo un momento libero, ma altre volte non avevo un minuto a disposizione per settimane e alla fine è rimasta incompleta a meno che più avanti installassi di nuovo the sims 3 con tanto di espansioni varie e la continuassi.. i salvataggi li ho tenuti
     
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    Sogni: è tutta colpa della peperonata o c’è qualcosa di più

    HAHAHAHAHAHA stupendo xD daiii adesso mi lasci così in sospeso?!?! che sta succedendo??? E voglio vedere se il sogno di will (per l'ultima volta, chiamami william) si realizzerà come credo ma soprattutto cosa sta succedendo effettivamente!!
     
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    Se svelassi subito tutti i misteri, che gusto ci sarebbe? shifty

    Comunque in questo capitolo succederanno già un sacco di cose. E' uno dei capitoli più movimentati che abbia mai scritto, a ben pensarci.

    (P.S. premetto subito che sì, stavo riguardando fullmetal alchemist quando ho scritto questo capitolo. Se conoscete FMA capirete perché lo dico.)

    Capitolo 10.1:
    Halloween
    rm_pumpkin

    Era la sera di Halloween e, come ogni anno, era stato organizzato un grande banchetto per festeggiare degnamente la giornata. Tutti gli studenti e il personale scolastico erano riuniti nella Sala Grande e un brusio caloroso percorreva la sala.



    Hiroshi: ehi, qualcuno ha visto Isabelle?
    Natalie: ... adesso che mi penso, è da questa mattina che non la vedo.
    Lisa: e non era neanche in sala comune, sono stata io l’ultima a uscire.
    Hiroshi: uhm, è molto strano. Meglio avvisare la professoressa Collins.

    Hiroshi si alzò e raggiunse con passo deciso il tavolo dei professori, mentre tutti gli studenti delle altre case lo fissavano come se fosse impazzito.

    i9KogVR

    Prof Collins: Hiroshi, cosa succede?
    Hiroshi: non riusciamo a trovare Isabelle, in pratica è da questa mattina che nessuno l’ha più vista.
    Prof Collins: cosa?
    Preside Powell: grazie, puoi tornare a sederti.

    Mentre Hiroshi tornava al suo posto, il Preside Powell si alzò in piedi e disse:

    Preside Powell: un’alunna del primo anno, Isabelle Harris, è scomparsa. Qualcuno di voi ha qualche idea di dove possa trovarsi?

    1LP25vz

    La maggior parte degli studenti si guardava attorno con aria confusa, mentre i pochi che conoscevano Isabelle sembravano preoccupati. In mezzo a quella confusione, Scarlett alzò la mano: lei sì che aveva qualcosa da dire.

    Preside Powell: parla pure.

    zuIv4hE

    Scarlett: fino a non più di un’ora fa era con noi al campo da Quidditch, siamo anche tornate assieme al castello. L’ho salutata all’imbocco del corridoio che porta alle cucine.

    rZ5EZ77

    Preside Powell: (tra sé e sé) a pochi passi dalla sua sala comune… no, non può essersi persa. C’è qualcosa che non quadra. (ad alta voce) Studenti, ascoltatemi bene. Esiste la possibilità che sia successo qualcosa alla vostra compagna. Per la vostra incolumità vi consiglio quindi di tornare ordinatamente nei vostri dormitori e attendere là ulteriori comunicazioni.

    Ancora perplessi gli studenti iniziarono ad uscire dalla Sala Grande.

    Prof Collins: signor Powell, cosa pensa che stia succedendo?
    Preside Powell: non ne ho idea, ma intendo indagare di persona.

    Detto questo estrasse la bacchetta da una manica del vestito e si diresse con passo deciso verso i corridoi.


    m3LJXqb

    Noah: hai sentito, Walker? Ci tocca perderci il banchetto… e tutto per una sanguemarcio che non sa neanche tornarsene al castello senza una balia! Ehi, mi stai ascoltando?

    William lo ignorò apertamente, aveva di meglio da fare che stare ad ascoltare le sue lamentele. Come, ad esempio, tenere d’occhio il custode della scuola, che si stava dirigendo con nonchalance verso i sotterranei della scuola.
    Dopo quel sogno, non poteva evitare di guardarlo con sospetto: che cosa stava andando a fare laggiù?

    William: (vago) credo di aver dimenticato qualcosa in sala grande, torno subito.
    Noah: ma come si fa ad essere così imbranati? Ti aspetto al dormitorio, fa’ in fretta…

    Naturalmente era solo una scusa per seguire il custode nei sotterranei. Così, non appena fu sicuro che nessuno lo stesse seguendo, deviò verso la scalinata che conduceva alle segrete del castello.

    Randall (sottovoce): ehi Will!
    William: …che? (sottovoce) Che cavolo ci fai tu qui?

    M4Hgruv

    Randall: (sottovoce) come cosa ci faccio qui? Stai seguendo il custode, giusto? Ovviamente ti voglio dare una mano.
    William: (sottovoce) così rischiamo di perderlo di vista… bah, fa’ quello che ti pare. Ma sta’ zitto.
    Randall (sottovoce): ricevuto.

    Scesero quindi entrambi nei sotterranei, cercando di fare meno rumore possibile. Il custode stava scendendo parecchio, non erano mai stati in quella zona. Chissà dove stava andando.

    Raggiunto un grosso bivio, si fermano per fare il punto della situazione.

    XJlBbEv

    William: (sottovoce) qui la faccenda potrebbe farsi pericolosa, te ne rendi conto?
    Randall: (sottovoce) per chi mi hai preso? Certo che me ne rendo cont…
    William: (sottovoce)… aspetta un attimo, l’hai sentito anche tu quel rumore?

    Si girano preoccupati per cercare di vedere quale fosse l’origine del rumore, ma riuscirono solo a intravedere una specie di cespuglio rossastro che ondeggiava dietro a una statua.

    hCTBI7s

    Randall: (sottovoce) Scarlett, sei tu?

    Il cespuglio rosso si sporse da dietro la statua: era proprio lei.

    yPo8LS7

    Scarlett: (sottovoce) Randall e… William? Che ci fate voi qui?
    William: (sottovoce) che ci fai tu qui, piuttosto?
    Scarlett: (sottovoce) sto cercando Isabelle, ovviamente!

    William, in risposta, si limitò a lanciarle un’occhiataccia. Doveva averlo seguiti pure lei, era l’unica spiegazione.

    Randall: (sottovoce) noi invece stiamo seguendo il custode.
    Scarlett: (sottovoce) il custode?
    Randall: (sottovoce) sì, perché ieri notte Will ha fatto uno strano sogno sul custode, sembra che nasconda qualcosa di grosso...

    Scarlett ascoltò la spiegazione senza particolare convinzione. Tutto questo per un sogno sul custode? Dovevano essere andati fuori di testa tutti e due per cacciarsi nei sotterranei del castello solo per questo!

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    Scarlett: (sottovoce) e allora?
    Randall: (sottovoce) forse non lo sai, ma lui è il nipote di Sybille Walker. È un veggente vero!
    William: (sottovoce) questo non è vero!
    Randall: (sottovoce) e allora perché sei venuto fin qui?

    Quella discussione non molto edificante venne interrotta dal rumore di una porta che veniva sbattuta poco più avanti nel corridoio.

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    Scarlett: (sottovoce) deve essere laggiù! Io vado a vedere.
    William: (sottovoce) fa' attenzione, non sappiamo cosa… bah, se n’è già andata.

    Si avvicinano tutti e tre di soppiatto alla porta incriminata. Era proprio una porta sospetta, soprattutto a causa di quell’inquietante lama di luce rossastra che lasciava intravedere lungo il suo perimetro.

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    William: (sottovoce) deve essere questa, riconosco la luce.
    Scarlett: (sottovoce) io entro!
    Randall: (sottovoce) no, aspetta un attimo!

    Si sentì chiaramente una voce provenire dall’interno. Sembrava proprio quella del custode, ma non riuscirono a capire quello che stava dicendo.

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    Randall: (sottovoce) credo che sia un incantesimo! La faccenda non mi piace, dovremmo chiamare i professori.
    Scarlett: (sottovoce) e Isabelle allora? Vuoi lasciarla là dentro?
    William: (sottovoce) non sappiamo ancora se è davvero là.
    Randall: (sottovoce) fate quello che volete, io vado a chiedere aiuto.

    Randall si diresse verso il piano superiore cercando di fare il minor rumore possibile. Non appena ebbe girato l’angolo, la litania dall’altro lato della porta si interruppe. Poco dopo sentirono le parole:

    Custode: i preparativi sono stati ultimati. Qualche ultimo desiderio?

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    Scarlett: (sottovoce) basta, io entro!
    William: (sottovoce) un secondo, non sappiamo cosa ci sia dall’altra parte!

    Scarlett ormai era in piedi davanti al portone, pronta per entrare. Si sentiva pronta a tutto, tranne che all'improvvisa corrente d’aria spalancasse improvvisamente il portone, mettendola in piena vista. La sua solita fortuna, non c’è che dire.

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    Custode: oh, ma che sorpresa! Abbiamo un volontario!

    Scarlett però non si era lasciata prendere dal panico (non ancora, per lo meno) e aveva già la bacchetta in pugno.

    Custode: e sembri anche vivace! Bene, proprio quello di cui avevano bisogno le mie vecchie ossa…

    Parlando aveva mosso distrattamente la sua bacchetta, disarmando Scarlett prima che potesse tentare qualsiasi incantesimo. Con un secondo gesto l’aveva poi completamente immobilizzata.

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    Con un terzo gesto della bacchetta, l’aveva poi spostata al fianco di Isabelle, anche lei immobilizzata. Solo in quel momento Scarlett si accorse dell’intricatissimo disegno che ricopriva la maggior parte del pavimento.



    Isabelle ormai non ce la faceva più, era immobilizzata là sotto con quel pazzo da un paio di ore ormai. Lo sguardo di Scarlett invece era ancora attento e agguerrito.

    Nel frattempo William era ancora a pochi passi dal portone, nascosto dietro un’anfora. Si stava chiedendo: “ma come si fa ad essere così impulsivi?”
    In ogni caso, ormai la situazione era grave. Presto sarebbero arrivati i professori con Randall, ma il custode sembrava pronto per… per qualsiasi cosa avesse intenzione di fare. Doveva almeno guadagnare un po’ di tempo, ma come poteva fare? Decise di sbirciare cautamente nella stanza dal portone, che era rimasto spalancato.

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    Custode: perfetto, possiamo iniziare!

    Si posizionò nella sezione di cerchio sul lato opposto a quello in cui si trovavano le ragazze. Non appena tirò fuori la bacchetta tutte le linee del cerchio iniziarono a pulsare e a emanare luce rossa.

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    Evidentemente quel cerchio doveva in qualche modo incanalare l’incantesimo. Non aveva mai sentito parlare di nulla del genere, ma non c’era altra spiegazione ragionevole. Quindi forse sarebbe bastato cancellare le linee per fermare l’incantesimo… Visto che che i professori ancora non si vedevano, William adocchiò il tratto di linea più vicino alla porta, gli puntò contro la bacchetta e sussurrò:

    William: Aguamenti!

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    Un piccolo getto d’acqua fuoriuscì dalla bacchetta, sciogliendo l’inchiostro con cui erano tracciate le linee. L’effetto fu immediato: la luce sinistra che illuminava tutta la stanza sparì all’istante, e sembrò concentrarsi nel custode.

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    Nell’istante in cui l’incantesimo gli si ritorse contro il suo aspetto cambiò, rivelando il viso di una vecchissima signora con una smorfia di dolore sul volto.

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    Durò solo un secondo, ma tutti e tre i ragazzi furono in grado di vederla chiaramente in faccia.

    Pochi secondi dopo si sentì il rumore di parecchie persone che correvano nel corridoio, e si affacciarono alla porta Randall seguito da numerosi professori con la bacchetta sguainata.

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    Non appena il custode si rese conto di essere stato scoperto, borbottò qualche parola incomprensibile e scomparve nel nulla.

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    Prof Thompson: accidenti, è riuscito a scappare!
    Prof Collins: ma come ha fatto a sparire? Non ci si può smaterializzare nel castello!
    Prof Jones: l’ho visto solo io, o era proprio il custode?

    Edited by §HermioneSims§ - 17/10/2020, 19:57
     
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