Aridia, strana città

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  1. *Iridia*
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    EPISODIO 3
    GENERAZIONE 1

    Benny sta crescendo bene. Ovviamente suo padre ci tiene tantissimo che lei preferisca la lettura alla televisione.

    GEN1-16

    … anche se qualche volta qualche cartone animato le viene concesso. Quelli più istruttivi, altamente selezionati, ovviamente.

    GEN1-18

    Il tempo passa per la piccola Benny che diventa ogni giorno sempre più cresciuta e sempre più istruita, ma passa anche per la sua mamma, attualmente la più anziana della famiglia, che comincia ad avere qualche capello bianco, infatti dovete scusarla. Sta un po’ depressa in questo periodo. Certo, i capelli bianchi non sono usciti tutti insieme (o forse si? Magari con una bella giravolta!), ma sembra che lei se ne sia accorta soltanto adesso!

    GEN1-17
    Luisa: Sono brutta…

    Robbie: Ma no… che dici?

    Benny: Tu sei sempre la nostra mamma bellissima come una fata!

    Luisa: Sul serio non sembro una strega?

    Benny: La maestra dice che quello che facevano nel 1500, quando bruciavano le cosiddette streghe al rogo, in realtà era stato fatto inutilmente perché le streghe non esistono e non sono mai esistite. Sono soltanto frutto dell’ignoranza e della paura di ciò che non si conosce. Per questo si dovrebbe sempre studiare. Così nessuna persona innocente finisce al rogo perché noi siamo degli asinelli che invece di informarsi, accendono i roghi.

    Luisa: Ah… beh… grazie, amore!

    Robbie: Oggi hai l’interrogazione di Storia, vero?

    Benny: Si si!

    Robbie: Mi raccomando. Come mi hai detto ieri.

    Benny: Si, papi.

    Robbie: Sicuramente sarai bravissima… e magari chissà… potresti pensare anche ad una scuola più importante di quella pubblica.

    Luisa: Piano! Non affrettiamo le cose… pensiamoci prima!

    Robbie: Ormai economicamente non ci manca nulla. Tutti e due siamo ben avviati con i nostri lavori…

    Luisa: In effetti… stando all’ultimo bilancio, avremmo anche i soldi per dare anche una sistematina alla casa. Certo, è bella così rispetto a quello che era quando ci sono entrata per la prima volta…

    Benny: Perché? Com’era?

    Luisa: Benny… era un tugurio! La cucina era talmente scarsa che quelle poche cose che ci mettevamo dentro per cucinarle, sapevano di plastica!

    Benny: Come il dolce forno?

    Luisa: Peggio!!

    Robbie: Esagerata… dai, che qualcosina di buono l’abbiamo fatta uscire fuori anche da quella cucina sgangherata!

    Luisa: … ma perché tu sei un mago! Non so come fai!

    Benny: Sono figlia di un mago e di una fata… che bella accoppiata!!

    Ed eccola qui! Una bella risata corale in famiglia!
    Comunque avete capito bene. Robbie ha grandi progetti per la sua piccola che il giorno dopo è prontissima per l’interrogazione di Storia.


    GEN1-21

    Volete sapere com’è andata?
    Beh… se volete, nella mia divina onnipotenza, posso darvi un piccolo stralcio in uno SPOILER. Giusto un accenno di pochi secondi in un momento a caso dell’interrogazione. Penso che basteranno per rendere l’idea…

    Benny:… Martin Lutero, indignato dallo scandalo delle indulgenze in Germania, andò sulla porta della cattedrale della sua città armato di chiodo e martello per appenderci un foglio con scritte le sue novantacinque tesi dove esplicava i novantacinque motivi per i quali era indignato dalla vendita delle indulgenze, il suo pensiero a riguardo e come secondo lui dovrebbe essere vissuta la vita religiosa perché secondo Martin Lutero l’uomo non può fare nulla per ottenere la salvezza perché Dio ha già deciso all’inizio dei tempi chi si deve salvare e chi no. Questo diventa poi il principio della religione Protestante, da “protesta” come quella che fece Lutero. Ora. Come reagì la Chiesa a tutto ciò? All’inizio pensavano fosse solo una cosa passeggera, quindi…

    Maestra: Basta! Basta, Benny. Tesoro, vai al posto, grazie. L’interrogazione può terminare qui.

    Benny: … ma non volete sapere come ha reagito la Chiesa? La Bolla di Leone X? La mancata presentazione al processo di Martin Lutero? La controriforma?

    Maestra: No, Benny. Sei stata molto brava. Ciò che hai detto per me è sufficiente per darti un bel 10, contenta?

    Benny: Ma io ho studiato anche quella parte!

    Maestra: Ehm… e va bene… fai presto però!

    Benny: Dunque. La Chiesa reagì chiamando Martin Lutero ad un processo al quale però lui non si presentò. Quindi…


    Potete immaginare la gioia di Benny quando si è ritirata con la notizia del 10!

    Robbie: Basta. Ho deciso. Possiamo permettercelo, quindi telefono il preside della scuola privata Santa Simma Benedetta e ti faccio iscrivere. Nella scuola pubblica danno nozioni troppo generali, ma tu, figlia mia, sei una campionessa! Adesso telefono e invito il preside a casa così ne parliamo.

    Infatti a telefonata fatta, il preside arriva.

    GEN1-22

    Preside: Buonasera, signore.

    Robbie: Buonasera, signor Preside. Entri in casa, prego. Prima che si prende un accidenti con questa pioggia!

    Preside: Spero la giornata sarà brutta solo dal punto di vista meteorologico.

    Robbie: Sarà una giornata splendida!

    GEN1-23

    Robbie: Benvenuto nella nostra umile dimora. Se vuole le faccio fare un giro.

    Preside: Quanti libri! Immagino che a vostra figlia piacciano… non sarete di quelli che tengono le librerie solo per arredamento senza aver letto mai un libro?

    Robbie: Affatto, signor Preside. E le do una dimostrazione: Benny! L’ultimo libro che hai letto?

    Benny: Le avventure di Pinocchio di Collodi

    Preside: Bello… e come finisce?

    Benny: È sicuro di volerlo sapere e rovinarsi la lettura?

    Robbie: Ehm… Benny! Il preside avrà sicuramente letto quel libro e tanti altri, molti più di quelli che hai letto tu.

    Benny: Ah. Ok. Comunque finisce bene, ma solo per Pinocchio e Geppetto. Gli altri non se la sono cavata tanto bene.

    Preside: Perfetto.

    La serata procede con la cena.
    GEN1-24

    Preside: Buono… tutto molto buono. Complimenti a sua moglie!

    Benny: Veramente ha cucinato papà perché mamma non sa cucin…

    Robbie: EHM!! Quello che voleva dire Benny è che mia moglie non ha potuto cucinare. Lavora anche lei.

    Preside: Che lavoro fa?

    Robbie: Pensi, proprio ieri l’hanno promossa a maestra di scuola elementare.

    Preside: Ah! Bene! Lavora nell’ambito scolastico allora! Bene, bene… e lei di cosa si occupa?

    Robbie: Io… mi occupo di… come dire… business nel mondo del turismo.

    Preside: Ah, capisco. Uno di quei nuovi lavori che stanno nascendo… bene, bene…

    Esatto. Robbie non se l’è sentita di dire al Preside che lui invece fa il cantante da salotto. Si sa come la Classe Dirigente considera i lavori artistici. Molti purtroppo non sono in grado di capire che anche quelli sono lavori e valgono quanto i cosiddetti “lavori tradizionali”. E per fortuna Benny ha taciuto stavolta.
    La conversazione sul lavoro di Robbie continuava a prendere una brutta piega. Il Preside desiderava sempre più dettagli, ma proprio nel momento in cui Robbie non sapeva più cosa rispondere…


    Luisa: Sono tornata!

    Robbie: Amore mio!!!!

    Benny: Mamma! Guarda! C’è il Preside della scuola intelligente!

    GEN1-25

    Luisa: Ahahah… buonasera, signor Preside! Abbiamo spiegato alla bambina che nella sua scuola potrà diventare ancora più intelligente di quanto lo è già. Per questo lei chiama così la sua scuola!

    Preside: Buonasera a lei, signora! Immaginavo! Ahahah… ha anche un buon senso dell’umorismo la bambina. Mi fa piacere. Così non dicono che le scuole private sono piene di gente snob e noiosa. È tornata ora dalla sua scuola? Suo marito mi ha raccontato che è una Maestra alle scuole elementari.

    Luisa: Si. Oggi avevamo i consigli di classe e lei sa meglio di me quanto possano durare a volte.

    Preside: Non lo dica a me che ieri ne ho fatti quattro!

    Ci voleva l’arrivo di Luisa proprio in quel momento in cui la conversazione stava prendendo una brutta piega! Adesso il Preside è tutto euforico per la casa, la cena e la conversazione ed il merito è di Robbie e Luisa che hanno fatto del loro meglio per la loro bambina.
    Infatti il giorno dopo, la famiglia ha ricevuto una lettera da parte dell’Istituto Santa Simma Benedetta di Aridia. La lettera comunicava che la piccola Benny era stata ammessa!
    Ed eccola qui con la sua nuova divisa scolastica!!


    GEN1-26

    Robbie e Luisa sono fieri di lei. In effetti la piccola Benny si trova molto meglio nella sua nuova scuola. La sua Maestra la fa parlare tanto, fino allo sfinimento, quindi la piccola è sinceramente contenta del fatto che se ha studiato 100 pagine, le vorrebbe dire tutte 100, altrimenti che senso ha? Per lei nessuno.

    GEN1-27

    Luisa: Piccolina mia…

    Benny: Si, mamma?

    Luisa: Siccome stai dando il meglio di te, i tuoi voti sono alti e le tue maestre non fanno altro che elogiarti sempre, io e papà abbiamo deciso di farti una bella sorpresa!

    Benny: Davvero!? Dov’è?

    Luisa: Fuori in giardino che ti aspetta!

    GEN1-28

    Benny: Oooooohh!! Che cariiiinoooo!!!!

    Ed eccolo qui il nuovo membro della famiglia! Il suo nome è Bibi. Per il momento è soltanto un cucciolo, infatti inizialmente sono state tante le nuove abitudini che la famiglia ha dovuto cambiare, ma a Benny non importa. Anzi. Da brava bambina responsabile, non lascia le maggiori cure ai suoi genitori per godere solo delle coccole come fanno molti bambini. Eccola insegnare il piccolo Bibi a fare i bisognini sulla lettiera!

    GEN1-37

    Benny: Bibi… dai, cucciolo! La pipì… qui! Dai… dai…

    Luisa: Benny, è tardi… domani hai scuola!

    Benny: Solo un attimo! Lo sto per convincere!

    Le gioie non sono finite.
    Il mattino dopo, accanto alla casa della nostra famiglia, passa una strana signora. Sembra una zingara.


    GEN1-29

    Ha lasciato qualcosa davanti alla porta di casa. Sembra… una lampada come quella di Aladino!

    GEN1-30

    Luisa: Toh… una lampada! Chi l’avrà messa qui? Somiglia a quella di Aladino! Che bello! Ho sempre desiderato fare questa scena guardando il film di animazione della Disney! Adesso faccio la parte di strofinarla e poi faccio il genio!!

    GEN1-31

    Luisa: Ah… che succede?!

    GEN1-32

    Genio: Sono il genio della lampada magica. Posso esaudire tre desideri. Comandami, padrona!

    Luisa: Noooo… non sei blu? Non canti la canzone?

    Genio: Come desiderate voi, padrona.

    Luisa: Veramente non…

    Genio:
    Vide ‘o mare quant’è bellooooo
    Spira tantu sentimentooooo
    Comme tuuuuu a chi tiene a menteeeeee
    Ca scetato ‘o faie sunnàààààà


    Luisa: Ehm…


    Genio:
    Guarda qua, chistu ciardinooooooo
    Siente, sì sti sciure aranceeeeeee
    Nu profumo accussì finoooooo
    Dinto ‘o core se ne vaaaaaaa


    Luisa: Scusa, ma io…

    Genio:
    E tu dici: “Io parto, addioooooo!”
    T’alluntane da stu coreeeeee
    Da sta teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerra de l’ammoreeeeeeee
    Tiene ‘o core ‘e nun turnàààààà


    Luisa: Ok, adesso basta…

    Genio:
    Ma nun meeeeeeeeeeeeeeee lassààààààà
    Non daaaaaaaaaarme sto tormientooooooooooo
    Toooooooooooornaaaaaaaaaaa a Suuuuuuuuuuuurrieeeeeeeeeeeeeeeeeentoooo
    Faaaaaaammeeeeeeeeeeeeeeeeeeee campàààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!

    Qui l’audio della canzone per le pochissime rarissime persone che non la conoscono

    Desiderio esaudito!

    Luisa: …………… a parte che la canzone che volevo non era questa, ma era:
    Nemmeno coi quaranta suoi ladron
    Alì Babà è ricco quanto te
    Il cielo ti ha aiutato, sai perché?
    La mia magia ha un certo non so che…

    Qui l’audio di quest’altra canzone per le comunque pochissime rarissime persone che non la conoscono (in questo caso se non la conoscete, è vostro dovere recuperare!)

    Eccetera eccetera… ma poi stavo ancora finendo di parlare!

    Genio: Non la conosco questa canzone.

    Luisa: Ma che genio sei se non conosci la canzone del Genio? Devi conoscerla!!

    Ma siamo sicuri che questo è proprio un genio della lampada? La lampada c’è, ma la genialità non la vedo.
    Adesso che sta facendo? È tutto concentrato! Povera Luisa! Si è già giocata un desiderio!


    Genio: Ora la so. Desiderio esaudito.

    GEN1-33

    Luisa: Ma… ma… io sono senza parole!! Mi viene da piangere!! Allora, senti genio. Facciamo così. Prima che mi gioco pure il terzo desiderio ti dico già che mi farebbero comodo dei soldi. Quindi GENIO! Dammi tanti soldi!!

    Genio: Ogni vostro desiderio è un ordine, padrona.

    GEN1-34

    Genio: Il mio compito qui è terminato. Addio.

    Luisa: … non l’hai svolto proprio al meglio, però… ciao! Ma tu guarda… tra tanti geni, mi capita proprio questo qui! Nemmeno i soldi mi ha dat…

    Luisa non ha fatto in tempo nemmeno a lamentarsi che…

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    Luisa: … wow!! WOOOOOOOOOOWWW!!!! Non ho mai visto tanti soldi in vita miaaaaaa!!!!!

    Ovviamente il primo pensiero di Luisa e Robbie, è stato quello di dare una bella rinnovata alla loro bella casetta che con i soldi del genio diventa sempre più bella!

    GEN1-39
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    L’unica difficoltà della famiglia è stata l’educazione di Bibi, ormai cresciuto e diventato un gatto adulto.

    GEN1-43

    Luisa: NOOOOOO!!! Il divano nuovo!!!

    In effetti quel gatto è un po’ ingestibile quando Benny non è in casa perché magicamente quando arriva Benny… diventa un angioletto!

    GEN1-40

    Benny: Povero Bibi! Ti sgridano sempre!

    Robbie: Ma se ci stava distruggendo il divano! Luisa! Guarda ora come fa l’angioletto!

    Luisa: Benny… perché non te lo porti a scuola? Che ne dici?

    Benny: Non credo che le maestre ne sarebbero contente.

    Luisa: … era una battuta!

    È stato solo un periodo, tranquilli. Nel giro di pochi anni, anche Bibi è diventato disciplinato ed educato. Gli mancava soltanto mettersi a leggere i libri. A proposito… qualcuno l’hanno dovuto ricomprare dopo che è stato ridotto a brandelli dalle unghie di Bibi. Prima che imparasse ad utilizzare il tiragraffi, santa invenzione.
    Il tempo passa… e passa anche per Robbie, anche lui vittima del capello imbiancato!


    GEN1-36
    Luisa: Dicevi sempre a me, ma ora pure tu ti stai facendo vecchietto!

    Robbie: Si dice “saggio”.

    Luisa: Si, vabbè… allora io che lo sono da più tempo di te sono un genio!

    Robbie: Non come quello che ci ha dato tutti quei soldi, spero! Su tre desideri te ne ha fatto esaudire solo uno perché gli altri non li capiva!

    Luisa: Vabbè… lasciamo perdere… io volevo chiedere di ringiovanire! Non farmici pensare!

    … e Benny? Sempre più alta. Sembra quasi che ogni giorno la sua altezza aumenti di qualche centimetro! Che voglia fare la giocatrice di basket?

    GEN1-38
    Luisa: Sta diventando proprio bella…

    Robbie: È vero. Abbiamo fatto proprio un capolavoro.

    Luisa: Se andiamo avanti così, ci addormenteremo stanotte e ci sveglieremo domani che dovrà già andare alle superiori! Come passa veloce il tempo!

    Robbie: … e poi subito dopo all’università. Ci tengo molto che lei abbia più titoli di studio possibili.

    Luisa: Beh… da bravo secchione quale sei, immagino che vorrai iscriverla alla tua stessa università. Fanno sempre così nei film…

    Robbie: Veramente… io non…

    Luisa: Tu non…?

    Robbie: Mi vergogno molto a dire questa cosa. Non te l’ho mai detto per questo, ma… io non sono laureato.

    Luisa: No?

    Robbie: Eh no. Ammetto che all’inizio sapere che tu non lo eri, mi è servito darmi arie da laureato per fare il saputello e conquistarti, anche se hai prima conquistato tu me con la tua parlantina, il tuo senso dell’umorismo ed il tuo senso pratico grazie al quale mandiamo avanti questa famiglia. Però ho sempre preso male il fatto che i miei genitori non si siano mai occupati della mia istruzione come io mi occupo di quella di Benny. All’inizio mi faceva comodo perché facevo il minimo che serviva per ottenere il diploma, infatti sono uscito dalle scuole medie con il minimo indispensabile per avere un foglio di carta e…

    Luisa: Aspetta… non hai nemmeno il diploma di scuola superiore?! Non ci posso credere! Ma non sembra per niente! Anzi. Sei molto acculturato! E questo è segno che a volte non serve un titolo di studio per essere considerati colti.

    Robbie: E invece serve. Perché senza un titolo di studio, posso fare solo il cantante… o il Ghostbuster come ti piaceva chiamarmi quando ci siamo conosciuti!

    Luisa: Eri molto attraente con quella divisa!

    Robbie: Certo, ma non era tutto quella divisa. Io volevo di più. Vedevo i miei amici parlare appassionatamente di tutto quello che studiavano e mi sono appassionato anche io. Solo che loro potevano approfondire andando all’università, mentre io non potevo andarci… però una cosa ho potuto farla: documentarmi da solo. Quindi ho comprato tanti libri e ho imparato tante cose. Tutte le cose che se avessi avuto una testa migliore da giovane, mi avrebbero dato un titolo di studio! Cosa che non ho.
    Quindi adesso, mentre c’è da qualche parte un Dottore che lavora in Ospedale con la sua laurea in Medicina, ci sono io che conosco le stesse nozioni di quel Dottore, ma non posso lavorare in Ospedale senza titolo.
    Benny non deve fare la mia fine. Lei deve avere la passione per lo studio e per le nozioni di varie materie… ed al tempo stesso deve avere le carte che lo attestano per poter avere un futuro migliore ed un lavoro più redditizio.

    Wow… che rivelazione!
    Beh… almeno adesso potete comprendere il motivo del comportamento di Robbie. Tutta quella insistenza per la cultura, i libri, il sapere, le scuole prestigiose.
    Sicuramente Luisa dopo questa rivelazione, guarda Robbie con altri occhi. Non di disprezzo per la sua licenza media, ma di rispetto. Se prima lo amava, adesso lo ama ancora di più.

    Passano altri anni e… come diceva Luisa, ci si addormenta e ci si sveglia con Benny pronta per le scuole superiori!


    GEN1-44

    Benny: Ehi, belli! Come butta? Ci vediamo alla prossima puntata?

    Robbie: Benny…

    Benny: Per una volta volevo dire qualcosa di giovanile!!

    Arriva il periodo più caotico per ogni persona: l’adolescenza!
    Come sarà quella di Benny? Lo vedremo nel prossimo capitolo!!


    Edited by *Iridia* - 3/7/2023, 09:06
     
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