Aridia, strana città

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  1. *Iridia*
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    EPISODIO 8
    GENERAZIONE 2

    Rieccoci qua.
    Il piccolo Tancredi (poverino però… che nome impegnativo!) ha appena passato la fase neonatale e si sta affacciando al magico mondo delle parole.
    I suoi genitori lo trattano un po’ come se fosse un principe, destinato a governare un grande regno. Ci tengono molto a fargli conoscere sempre più vocaboli e sempre più avanzati per un bambino di due anni. Tancredi deve essere il numero uno di nome, di intelligenza, di saggezza… di tutto!

    Quando Benny era piccola, le piaceva tanto imparare nuove parole e leggere tanti libri. Sarà così anche per Tancredi? Vediamo…


    GEN2-009-insegna-a-parlare

    Giulio: Ripeti, figliolo.

    Tancredi: Lolo!

    Giulio: Si. Tu sei il mio figliolo ed io sono il tuo papà.

    Tancredi: Pappa!

    Giulio: La pappa è quella che ti sta preparando la mamma. Io sono papà.

    Tancredi: Papà!

    Giulio: Eccellente, figliolo! Ora passiamo ad un’altra parolina…

    Tancredi: Papà!

    Giulio: Si, io sono papà. Ora passiamo a…

    Tancredi: Papà!

    Giulio: Ehm… si, figliolo. Ora…

    Tancredi: Papà!

    E dai… è così contento di aver imparato a dire “papà”! Fagli godere il momento!
    Certo Benny non ha preso molto bene il fatto che il piccolo abbia imparato a dire prima “papà” però, cuore di mamma, gli vorrà sempre bene.


    GEN2-010-avrai-un-futuro

    Benny: Piccolo Tancredi. Questa è solo la prima di tante parole che pronuncerai… magari un giorno, davanti alla nazione, durante un premio Nobel… chissà!

    Tancredi: Papà!

    Benny: Ma io non sono papà. Sono la mamma!

    Tancredi: Papà!

    Benny: Mamma!

    Tancredi: Papà!

    Benny: Va bene, buonanotte.

    Un po’ di pazienza, Benny.
    E infatti ne ha sempre avuta tanta. Ha perseverato così tanto che alla fine il piccolo Tancredi è riuscito a dire “Mamma” insieme ad un fiume di altre parole, grazie al contributo di entrambi che ogni giorno lo ubriacano di parole, schede didattiche, libri per bimbi, ecc…
    Il bimbo è sveglio, non c’è dubbio. L’unica cosa è che quando non lo mettono ad imparare cose nuove è un po’… come dire?


    GEN2-011-piccola-peste

    … una piccola peste!

    Giulio: Tesoro, per favore… puoi pensarci tu? Io ho di nuovo i miei soliti mal di schiena.

    Benny: Oh no! Tancredi! Santo cielo! Quante volte ti ho detto di non pasticciare nell’acqua? E… Giulio! Mi meraviglio di te. Sei uscito dalla doccia lasciando tutto questo?

    Giulio: Chiedo venia. Ho provato a chinarmi per pulire, ma non ce l’ho fatta!

    Eh si. Lo svantaggio di essere la giovane della coppia, è il doversi occupare da sola di tutti i lavori fisici perché il coniuge ha mal di schiena!
    Infatti… indovinate chi è l’incaricata per insegnare il piccolo a camminare?


    GEN2-012-qualcuno-vuole-imparare-a-camminare

    Benny: Bravo, Tancredi. Ti tieni sempre meno a me. Ottimo! Vuoi provare senza tenere le manine?

    Tancredi: Tiiiiiii!!!

    Benny: Beh… almeno c’è qualcosa che vuoi fare senza fartelo dire venti volte!

    Eh si, perché per quanto riguarda soprattutto i libri e le schede didattiche, il piccolo non è molto propenso a collaborare…

    GEN2-013-sensibilizzare-alla-lettura-ma-lui-vuole-Totto-l-orsacchiotto

    Giulio: Allora, Tancredi. Oggi conosceremo la storia del piccolo ometto del bosco. C’era una volta…

    Tancredi: Totto!

    Giulio: Hai già giocato con il tuo orsacchiotto. Ora è il momento della lettura.

    Tancredi: Totto bòio!

    Giulio: Ho capito che vuoi l’orsacchiotto, ma se non leggiamo almeno una storia come fai ad imparare cose nuove? Non vuoi diventare intelligente come mamma e papà?

    Tancredi: Totto… 😢

    Giulio: … e va bene,

    GEN2-014-Tottoooo

    Tancredi: Tottoooooo!!!! Miooo! Bellooo!! Tottoooooo!!!!

    Caspita… se Benny e Giulio vorranno portare avanti il loro progetto sul piccolo Tancredi, mi sa che avranno un bel da fare.
    Purtroppo Benny e Giulio li conosco troppo bene. Non si arrenderanno facilmente.


    GEN2-015-non-vuoi-leggere-nemmeno-una-storia

    Benny: Tacredi… non vuoi leggere nemmeno una storia?

    Tancredi: Gigio!

    Benny: Si, il coniglio è molto bello. Però anche la storia è bella! In quella che vorrei leggerti c’è anche un coniglio!

    Tancredi: No! Gigio quetto!

    Benny: Capisco. Vuoi solo quel coniglio…

    Le tentano proprio tutte!

    GEN2-016-Totto-dice-perch-non-leggi

    Benny: Ehi, ciao! Sono io, Totto! La mamma mi ha detto che vuole leggerti una bella storia, piena di nuove cose da imparare! Che bello! Sembra divertente!!

    Tancredi: Mamma NO parla come Totto!

    Però… l’intelligenza per capire che non era Totto a parlare, ma la mamma che faceva la voce dell’orsacchiotto ce l’ha. Dai… fatevela bastare!
    Anche perché dopo tanto tempo passato solo ad apprendere, vedete come diventa…


    GEN2-017-piccola-peste

    Giulio: Santo cielo. Ti riempirai di microbi!

    Niente… due testardi! Come si dice “La dea Iridia li fa e li accoppia”! E me la sono proprio cercata direi…

    GEN2-018-ti-piace-il-libro-palla-ti-piace-il-libro-brumm

    Benny: C’era una volta la fata Parolina che…

    Tancredi: Palla!

    Benny: Non puoi giocare più tardi con la palla?

    Tancredi: Palla… 😢

    Benny: E va bene…

    Avrà capito adesso?
    Credo che Robbie e Luisa abbiano un po’ esagerato con lei. Le hanno dipinto il sapere e la conoscenza come se fossero le uniche cose importanti della vita.
    Speriamo che abbiano capito. Anche perché adesso Tancredi è cresciuto e dovrà andare a scuola.


    GEN2-019-Tancredi-cresciuto

    A scuola imparerà già molte cose. Quando tornerà a casa lo aspetteranno i compiti… se poi dopo i compiti dovessero mettersi Giulio e Benny ad ubriacarlo di conoscenze e nozioni, è finita! Povero bambino!
    Alcuni genitori dovrebbero comprendere che i figli non devono necessariamente avere i loro gusti, i loro desideri… può capitare che il figlio di uno scienziato non voglia fare lo scienziato. Così come può capitare che Tancredi non sia interessato alla via del sapere e che non voglia diventare un professore plurilaureato!


    GEN2-020-quando-inizi-i-compiti

    Giulio: Su, Tancredi… coff… coff… credo di aver preso un colpo d’aria a forza di stare qua fuori. Forse avrei dovuto mettere una sciarpa. Rientriamo? Così fai anche i compiti.

    Tancredi: Uffa… non ti potevi mettere la sciarpa?

    Giulio: Non ci ho pensato, figliolo. Ma i compiti sono da fare comunque. Altrimenti che diranno i tuoi maestri?

    Tancredi: Posso dire che me li ha mangiati il cane!

    Giulio: Le bugie non si dicono, Tancredi.

    Tancredi: Uffa… va bene…

    Ah… non sapete la novità! Così come Tancredi è cresciuto, Benny ha messo su qualche capello bianco! Anche per lei è arrivato il tempo!

    GEN2-021-Benny-vecchia-e-aiuto-con-i-compiti

    Benny: Allora, Tancredi. Direi che come metodo di studio possiamo adottare quello che avevo io quando avevo la tua età. Cominciamo dalla materia che ti piace di meno. In questa maniera, i compiti saranno sempre più piacevoli man mano che passa il tempo.

    Tancredi: Quindi cominciamo con matematica?

    Benny: Vedo finalmente che abbiamo almeno una cosa in comune. Cominciavo ad ipotizzare uno scambio di culla… ovviamente scherzo.

    Tancredi: Ahahah… allora c’è una cosa di scuola che non ti piace!!

    Benny: In effetti, la matematica non l’ho mai trovata molto nelle mie corde. Ho sempre preso ottimi voti, ma con la matematica ho fatto più fatica. Vediamo se abbiamo in comune anche la materia preferita. La mia era Storia. La tua?

    Tancredi: Lingue straniere!

    Benny: Ti piace imparare le lingue di altri paesi?

    Tancredi: Si. Perché da grande voglio fare tanti viaggi!

    Benny: Beh… si impara anche viaggiando! Su, tira fuori il libro di matematica.

    Eccolo il sogno di Tancredi! Viaggiare! Sembrava dall’inizio un tipo attivo, infatti.
    Ok, Benny e Giulio. Spero che adesso la finiate di imporgli obbligatoriamente la vostra stessa via! Alla fine anche viaggiare è una forma di cultura… a meno che l’aspirazione di Tancredi non sia passare le sue vacanze tra discoteche, cocktail e giochi aperitivo! Vedremo…

    Intanto dopo i compiti, Tancredi si gode i suoi meritati cartoni animati.


    GEN2-022-cartoni-animati-su-mondi-fantastici-non-educativi

    Benny: Cosa guardi?

    Tancredi: “Il drago Shrek”

    Benny: C’è “La mela educatrice” sull’altro canale… non è più bello?

    Tancredi: No, grazie. Ho già imparato da un pezzo i nomi dei colori, i numeri fino a 10…

    Bravo, Tancredi! Diglielo! E basta, su! Pure sui cartoni animati bisogna sindacare?

    Ecco. Tra tentativi di educazione elevata e tentativi di vivere un’infanzia spensierata, ho due notizie da darvi. Una molto bella e una molto brutta.

    …………………………

    Facciamo così. Vi do prima quella bella perché… diciamo che quella brutta è la più importante ed è anche la seconda in ordine cronologico.
    La bella notizia è che la carriera di Benny avanza. Ora è Relatrice Universitaria!
    Niente più “Prof, il cane mi ha mangiato i compiti!” “Posso andare in bagno?” e interventi del genere. Ora si lavora con chi studia per scelta e non per obbligo. Quindi sarà più propenso a seguirla.


    GEN2-023-relatrice-universitaria-buongiorno

    Benny: Buongiorno.

    Postino: Buongiorno, Professoressa Ying Charvat. Si ricorda di me?

    Benny: Certo. Primo liceo ripetuto quattro volte. Dunque ce l’hai fatta a diplomarti infine.

    Postino: Ehm… si.

    E siamo tutti contenti per Benny, ma ora passiamo alla brutta notizia. Ecco la scena che Benny si è trovata davanti al ritorno dal suo primo giorno di lavoro come Relatrice Universitaria.

    GEN2-024-Giulio-muore

    Benny: Ma… Giulio! Da dove vengono queste danzatrici Hawaiane? Come hai potuto?

    Giulio: Tesoro, non è quello che pensi!!

    Benny: E tu vestito di rosso, chi sei?

    Tizio: Non le ho portate io! Ho sentito la musica hawaiana e sono entrato per vedere se c’era una festa… ma mi sono trovato questo coso incappucciato!

    Tristo Mietitore: Ciao!

    Benny: AAH!!!

    Tristo Mietitore: Ho capito che non sono un bel vedere, ma addirittura spaventarsi… comunque sei proprio sfigata. È la seconda volta che ci vediamo nel giro di… quanto? Sette anni?

    Tancredi: Mamma… ho paura! Chi è questo coso brutto?

    Tristo Mietitore: Ah, qui passiamo anche alle offese?! Se non fosse per il fatto che ho delle scadenze da rispettare, me ne andrei offeso!

    Benny: Aspetta un attimo, ma se tu sei qui… oh no!

    Giulio: Eh, si. Addio, Benny. È stato bello vivere una seconda giovinezza con te. Tancredi…

    Tancredi: Papà! Dove devi andare?

    Tristo Mietitore: Non ti preoccupare, mocciosetto… papà va in un posto molto bello insieme a queste belle signorine.

    Tancredi: Papà… non ti piace più mamma?

    Giulio: Certo che mi piace. Queste signorine devono solo accompagnarmi e poi vanno via. Adesso me ne devo andare. Vado ad incontrare i tuoi nonni che mi stanno aspettando e purtroppo non ci potremo più rivedere. Però tu cresci bene, mi raccomando. Prendi la strada che ti fa sentire più felice e…

    Tristo Mietitore: Ma che famiglia di chiacchieroni… ma non possono rendervi tutti immortali? Quanto tempo mi state facendo perdere! Su… andiamo che c’è il cocktail di benvenuto anche per te.

    Giulio: Ehm… io sono astemio.

    Tristo Mietitore: Che sfiga… e va bene. Per te ordiniamo un analcolico. Arrivederci alla prossima morte.

    GEN2-025-Benny-tristissima

    Benny: Giulio…

    Diciamo che gliel’avevano detto in tanti. Diciamo che tutti l’avevano avvertita e anche suo padre, Robbie, l’avrebbe avvertita se avesse saputo della relazione di lei e Giulio prima della sua morte.
    Avere una relazione con una persona molto più anziana implica anche questo. Rimanere vedova molto presto e per il piccolo Tancredi, perdere un papà nel fiore degli anni.


    GEN2-026-Giulio-ci-sar-sempre

    Al tempo stesso, Benny è sempre stata consapevole del lato oscuro della sua scelta. Si era già preparata a questo momento ed ora sa che Giulio, così come i suoi genitori, è sempre con lei, pronto a guidarla e a starle vicino nei momenti di difficoltà.
    Ed ora che è sola ad occuparsi di un bambino dovrà un po’ rimboccarsi le maniche.


    GEN2-027-Tancredi-rimane-da-solo-perch-Benny-al-lavoro

    Infatti è stato un po’ difficile conciliare il lavoro con il dover pensare a Tancredi. Solitamente mentre lei lavorava c’era Giulio in casa, ormai in pensione. Mentre adesso Tancredi al suo ritorno da scuola rimane solo in casa per un’oretta.
    Non sembra fare tanti danni come quando era piccolo. Ormai ha imparato da un bel po’ a non pasticciare con l’acqua in bagno. Si limita al massimo a guardare i cartoni animati.


    GEN2-028-ora-di-baby-sitter-ma-Tancredi-vuole-essere-indipendente

    Tancredi: Ciao mamma!

    Benny: Ciao Tancredi. Com’è andata la scuola?

    Tancredi: La scuola è andata bene. Solo che quando stavo tornando mi guardavano tutti strano…

    Benny: Perché mai dovrebbero guardarti in modo strano?

    Tancredi: Pure io me lo sono chiesto. Infatti ho chiesto alla signora Mariangela del negozio del pane perché mi guarda strano e lei ha detto che io non dovrei stare a casa da solo e che sono un poverino. Ma che si crede? Che non so camminare e parlare? Che cosa sono, un poppante? Mah…

    I vicini impiccioni, la gente che mormora… pessima razza di Sim!
    Si stava spargendo infatti la voce su un’eventuale segnalazione ai servizi sociali per l’aver lasciato Tancredi solo in casa, anche se solo per un’ora.


    GEN2-029-pensa-a-Edward-come-baby-sitter

    Benny non può accettare né le voci su di lei, né soprattutto gli assistenti sociali che le tolgono Tancredi!
    Decide di fare qualcosa. Passa tutto il pomeriggio a pensare.
    Non ha genitori a cui affidare il nipotino e non ha nemmeno dei fratelli o sorelle… quindi non può contare nemmeno su degli zii.


    Benny: Non ha più i nonni e non ha mai avuto zii di sangue. Ma zii acquisiti…

    Ha un’idea! Quando è così determinata, significa che se la caverà.

    GEN2-030-che-ne-pensi-dello-zio-Eddy

    Benny: Tancredi… che ne diresti se per quell’ora in cui io non ci sono, viene a casa qualcuno per stare con te? In questo modo nessuno ti guarderà in modo strano al tuo ritorno a scuola. Anzi. Questa persona potrebbe anche passare a prenderti a scuola e venire qui con te. Che ne dici?

    Tancredi: Mamma… mi vuoi appioppare una baby sitter? Ma io so badare a me stesso!!

    Benny: Lo so, tesoro… ma non sarà proprio una baby sitter. Diciamo che sarà qualcuno con cui stare in compagnia e su cui contare quando io non ci sono.

    Tancredi: Mh… e chi sarebbe questa?

    Benny: Su, non mettere il broncio. Ho pensato anche a te, sai? Perché la persona che mi è venuta in mente è lo zio Eddy.

    Tancredi: Lo zio Eddy?

    Benny: Ormai è in pensione. Dovrebbe essere libero. Che ne pensi?

    Tancredi: Va bene… almeno lo zio Eddy è divertente!

    Benny: Bravo il mio ometto.

    GEN2-031-ciao-vecchia-anche-tu-sei-vecchio

    Infatti il giorno dopo…

    Edward: Ciao vecchiaccia!!

    Benny: Buongiorno. Vorrei ricordarti che abbiamo la stessa età e tu oramai sei anche in pensione, mentre la sottoscritta si mantiene attiva con il lavoro.

    Edward: Non cambi proprio mai!

    Benny: Su, Edward. Entra in casa prima che ti prendi un malanno.

    GEN2-032-ehi-piccoletto

    Tancredi: Ciao zio Eddy!

    Edward: Ehi, piccoletto! Ciao! Come stai? Come va la scuola?

    Tancredi: Bene. Oggi in Educazione Fisica ho preso 10!

    Edward: Caspita, che secchione! Ahahah… e cosa hai fatto di bello per meritare il 10?

    GEN2-033-guarda-cosa-so-fare

    Tancredi: Ho fatto questo! Guarda qua! Tadaaaaan!!

    Edward: Wow!! Fantastico!!

    Benny: Bene. Se non mi distruggete casa, io andrei a lavorare. Mi sono presa la mattina apposta per te, pensa un po’ il livello di affetto. Poi dice che sono insensibile e senza cuore!

    Edward: Sono commosso infatti… datemi un fazzoletto!!

    Tancredi: Ahahahah!!

    Edward e Tancredi sembrano andare d’accordo. Hanno aspettato la fine della pioggia per andare a fare qualche tiro a canestro, hanno guardato un po’ di cartoni animati ed Edward si è divertito tantissimo con gli ultimi cartoni della nuova generazione. Ci sono stati dei momenti in cui non si capiva chi era il bambino e chi l’adulto.

    Al ritorno di Benny, ecco il resoconto…


    GEN2-034-deciso-vengo-io

    Edward: Quel ragazzino è proprio forte! Sembra strano che sia uscito dal professore più logorroico dell’Università e dalla studentessa più secchiona del mondo!

    Benny: Abbiamo avuto anche noi i nostri momenti divertenti.

    Edward: Con tutto il rispetto per l’anima di tuo marito, ma… cosa c’è di divertente nei libroni? È meglio fare esperienze, viaggiare…

    Benny: Eccolo un altro…

    Edward: Perché? Chi altro? Cosa?

    Benny: Tancredi mi ha confidato che tra i suoi progetti futuri c’è anche quello di viaggiare. Io sinceramente sono un po’ preoccupata sin da ora. Il non sapere dov’è e cosa sta facendo mi procura ansia prima del tempo.

    Edward: Ma dai! Tranquilla! Se la saprà cavare! È un bambino sveglissimo. Oggi pomeriggio molte cose me le ha insegnate lui, tipo quel gioco con le carte… come si chiama? Quello con i mostriciattoli e le magie… Yu-giggino…

    Benny: Oh, no… avete giocato a Yu-Gi-Oh!. Lo odio quel gioco. Non è per niente educativo.

    Edward: Ma tesoro quanto sei noiosa… comunque tranquilla, lo istruisco io!!

    Benny: Allora non sono tranquilla.

    Forse Edward è l’unico essere umano in grado di stimolare in Benny del senso dell’umorismo comprensibile anche ai comuni mortali con la licenza superiore, se non media.
    Ad ogni modo, pensate che a Benny sia passata la voglia di fare di Tancredi una copia di sé stessa e di Giulio?
    Pensate che siano bastati i desideri confidati di Tancredi e i consigli di Edward?
    Macchè…


    GEN2-035-vuoi-andare-alla-scuola-privata-nooo

    Benny: Sai, Tancredi? Oltre alla tua scuola, ce ne sono altre dove insegnano tutto molto meglio rispetto a quella dove vai tu. Si chiamano Scuole Private. Io e papà avevamo messo tanti soldini da parte per poterti mandare in una di queste scuole. Che dici, ti va?

    Tancredi: Ma poi dovrei lasciare tutti i miei amici…

    Benny: Ne troverai altri.

    Tancredi: Ma io voglio quelli che ho e poi non voglio studiare di più. Mi bastano già i kg di compiti che mi danno qui.

    Poverino, Tancredi. Giustamente preferisce rimanere con i suoi amici e studiare lo stretto necessario per avere un titolo di studio. Ma Benny la Testarda non si arrende…

    GEN2-036-vuoi-andare-alla-scuola-privata-noooo

    Benny: Sai che alla scuola privata ti darebbero anche una divisa? Saresti molto carino.

    Tancredi: No… sembrerei un secchione.

    GEN2-037-non-vuoi-accontentare-tua-madre-nooo

    Benny per la disperazione ha chiesto aiuto perfino a Edward. Ha notato quando lui e Tancredi vanno d’accordo. Si divertono un mondo insieme. Infatti Tancredi con Edward si confida spesso-

    Tancredi: Mi vuole mandare per forza in quella scuola di secchioni dove ci si diverte la metà e si studia il doppio! Io non ci voglio andare!

    Edward: Eh, lo so… però vedi. Ti hanno chiamato Tancredi che significa “saggio”, qualcosa del genere. So che i tuoi genitori sono stati ore davanti a quegli scacchi a pensare a come chiamarti perché volevano per te solo il bene e… evidentemente per loro è questo il bene.

    Tancredi: Per me no. Io voglio viaggiare come te!

    Edward: E lo farai! Però sicuramente adesso che sei piccolo non puoi viaggiare da solo… quindi intanto studia. Poi ai viaggi si pensa!

    Tancredi: Ok. Studio, ma non là…

    Edward: È per gli amici?

    Tancredi: Si…

    Edward: Dopo lo studio vi potete fare un bel viaggetto insieme!

    Tancredi: Prima dei 18 anni? Impossibile…

    Edward: Eh…

    Edward ci ha provato. Tancredi è irremovibile. Una scuola privata gli moltiplicherebbe i compiti togliendo il tempo al gioco, alla TV e soprattutto ai suoi viaggi mentali perché Tancredi se ne fa parecchi sfogliando le riviste che parlano di viaggi. Ne ha parecchie infatti.
    (vedi, Benny? Alla fine una piccola passione per la lettura ce l’ha anche lui!)
    Ad ogni modo, Edward non è riuscito a convincere Tancredi… forse il suo non riuscirci è anche dovuto al fatto che Edward era d’accordo con Tancredi, ma doveva fare almeno la parte dell’adulto, l’aveva promesso a Benny… insomma non si è impegnato molto.

    A Benny non resta che sperare in persone che hanno i suoi stessi valori e che purtroppo non ci sono più


    GEN2-038-mamma-pap-come-devo-fare

    Benny: Mamma, papà… mi mancate tanto. Vi ammiro sempre di più perché con il mio Tancredi sto sperimentando l’enorme difficoltà di indirizzarlo verso la strada giusta. Non so come avete fatto voi con me. È stato tutto così spontaneo… io non facevo così tante storie. Era divertente leggere. Non capisco perché per Tancredi non lo è.

    Questo è troppo. Ancora non capisce!
    Non mi resta che utilizzare i miei poteri divini e mandare una mia adepta. Su, Sharon… tocca a te. Vai a nome mio e convincila che deve lasciarlo andare per la sua strada!


    GEN2-039-signora-fagli-fare-quello-che-vuole

    Strega Sharon: Signora… mi scusi, non vorrei risultare impicciona, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare.

    Benny: Prego, strega. Si figuri.

    Strega Sharon: Ecco. Da quello che ho potuto capire, si tratta di suo figlio.

    Benny: Esatto. Io sono stata cresciuta con l’amore per la cultura, con il valore dei titoli di studio che contano nella vita per diventare qualcuno, dei ruoli di prestigio che una persona dovrebbe avere se vuole essere importante. E questo volevo anche per mio figlio. Sto solo cercando di tramandare a mio figlio Tancredi gli insegnamenti dei miei genitori, ma sembra che lui voglia fare tutt’altro.

    Strega Sharon: Per “tutt’altro” intende bivaccare e far nulla da mattina a sera?

    Benny: No.

    Strega Sharon: Allora compiere atti vandalici, distruggere cose e scrivere sui muri?

    Benny: Affatto! Nulla di tutto ciò. Mio figlio è molto rispettoso.

    Strega Sharon: Allora, se è rispettoso, stia tranquilla. Qualunque scelta farà, non farà nulla di male.

    Benny: Ma non era quello che volevo io…

    Strega Sharon: Cosa vuole fare lui?

    Benny: Vuole viaggiare… ma nella vita non esistono solo i viaggi.

    Strega Sharon: Beh… anche viaggiare può far crescere la cultura di una persona.

    Benny: Ma conoscendo mio figlio, dubito che viaggerebbe per andare in giro per musei. Penso che si dedicherebbe più al cibo e ai divertimenti.

    Strega Sharon: È cultura anche quella. Alcune ricette raccontano la storia di un popolo ed alcune feste popolari ed usanze sono originate da eventi storici che a lui potrebbero interessare. È una forma di studio anche quella. La dea Iridia ci ha creati ognuno con un talento diverso, con degli interessi diversi… può essere normale che gli interessi di un figlio non coincidano con gli interessi dei genitori.
    Per esempio, i miei genitori avrebbero voluto vedermi salvare le balene.

    Benny: È una cosa molto nobile.

    Strega Sharon: Lo so, ma io non so nuotare. L’acqua mi terrorizza, così come le barche, le navi… è una mia fobia. Non potrei mai fare questo lavoro. Ho preferito dedicarmi al salvataggio delle anime dei sim. Non è quello che hanno voluto i miei genitori, ma io sono felice.

    Oh… grazie Sharon! Ci voleva una mia adepta per smuovere qualcosa in quella testolina piena di nozioni, date, luoghi, teorie, trattati, concetti, ecc…
    Infatti Benny è rimasta senza parole. Quando rimane senza parole, è buon segno.


    GEN2-040-Giulio

    Benny: Giulio… che dici? Lo lascio andare?

    Che decisione avrà preso Benny?
    Continuerà a tormentare il povero Tancredi implorandolo di andare alla scuola privata o lascerà che lui faccia la scelta che più si addice alla sua personalità, al suo carattere ed ai suoi desideri?
    Lo scopriremo nel prossimo episodio!



    Edited by *Iridia* - 3/7/2023, 09:08
     
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